PHOTO
Si è aperto questa mattina nella sezione staccata di Sassari della Corte d'appello di Cagliari il processo a carico di Francesco Rocca, il dentista di 52 anni di Gavoi, condannato in primo grado all'ergastolo come mandante dell'omicidio della moglie, Dina Dore, uccisa il 26 marzo 2008 nel garage della loro abitazione, a Gavoi.
Secondo l'accusa Rocca incaricò un giovane del paese, Pierpaolo Contu, già condannato in primo e secondo grado dal Tribunale dei minori e dalla Corte di appello di Sassari, di uccidere sua moglie. Spietate le modalità dell'omicidio: la donna fu aggredita sotto gli occhi della figlia di 8 mesi e, dopo essere stata fasciata e incerottata con del nastro adesivo, caricata nel portabagagli della Fiat Punto rossa che aveva appena parcheggiato.
Qui fu trovata cadavere diverse ore dopo il delitto. Rocca venne arrestato il 28 febbraio 2013 con l'accusa di essere il mandante dell'omicidio.
Gli inquirenti - attraverso l'esame della memoria del cellulare appartenuto alla vittima - risalirono anche al movente: l'uomo intratteneva una relazione extraconiugale e si sarebbe così liberato dalle ossessioni della moglie, che ormai odiava.
Nel corso dell'udienza di oggi, la corte presieduta dal giudice Mariano Brianda ha dato lettura dell'articolata relazione introduttiva in cui sono riassunte e argomentate le ragioni su cui fonda l'appello. In aula anche l'imputato ed i suoi familiari.