"Confermare l'ergastolo", è la richiesta del pg Gabriella Pintus alla Corte d'Appello di Sassari durante la seconda udienza del processo a Francesco Rocca, il dentista di 52 anni già condannato in primo grado al carcere a vita perché ritenuto il mandante dell'omicidio della moglie, Dina Dore, avvenuto il 28 marzo 2008 a Gavoi.

La nuova udienza si terrà il 15 luglio, a parlare davanti alla Corte saranno gli avvocati di parte civile, Mariano e Massimo Delogu.

Con il processo di appello i legali di Rocca, gli avvocati Anglo Manconi e Mario Lai, cercano di ribaltare la sentenza della Corte di Assise di Nuoro secondo la quale il dentista, innamorato di un'altra donna e oppresso da problemi di denaro, aveva ordinato l'uccisione della moglie, assoldando come killer un giovane del paese, Pierpaolo Contu, già condannato in primo e secondo grado dal Tribunale dei minori e poi dalla Corte d'Appello di Sassari.

Dina Dore venne trovata morta dentro il bagagliaio della sua auto nel garage di casa