Ci sono importanti novità nell'ambito dell'inchiesta sul duplice omicidio di Gianluca Monni e Stefano Masala. Sono stati disposti infatti, in questi giorni, esami irripetibili su nuovi apparecchi cellulari e tablet sequestrati dagli inquirenti al nulese Paolo Pinna, principale indagato dei delitti assieme al cugino di Ozieri Alberto Cubeddu, e a un 24enne originario di Buddusò ma residente a Orune.

La svolta arriva dopo mesi di indagini e analisi di altri apparecchi cellulari già sequestrati a Pinna e Cubeddu, in carcere dallo scorso maggio per l'omicidio e l'occultamento del cadavere del 30enne di Nule Stefano Masala e per l'omicidio del 18enne studente di Orune Gianluca Monni. Anche Antonio Zappareddu, 26enne di Ozieri, era stato coinvolto nell'indagine ed era stato arrestato per porto e detenzione di armi illegali.

L'impressione è che gli inquirenti, una volta terminati gli accertamenti sugli apparecchi già sequestrati quattro mesi fa, avrebbero accumulato elementi sufficienti per proseguire le indagini che si sarebbero così rivolte a nuovi apparecchi: quelli, appunto, sequestrati in queste ore.

Non è chiara, al momento, la posizione della nuova figura al centro delle indagini. Il 24enne di Orune, del quale non è stata resa nota l'identità, potrebbe aver avuto contatti sospetti con gli indagati o con le vittime nei giorni precedenti agli omicidi, ma questa risposta potranno fornirla solo gli investigatori.