«L’arte del racconto è fondamentale. Se pensiamo ai racconti che ci restano nella

memoria, cosa notiamo? Fateci caso, sono quelli dei nostri nonni perché

emozionano. Dobbiamo partire da lì, da una narrazione di comunità che deve

incontrare le nuove tecnologie, i social». La giornalista cagliaritana Elsa Pascalis

ha rotto così il ghiaccio, ha subito conquistato la platea di operatori del settore

turistico. Il viaggio di Destination Inside Sardinia è ripartito da Orani, ai piedi

del museo Nivola. Dopo l’incontro di martedì 14 maggio, la firma di Repubblica e

del Gruppo Cairo darà vita a un nuovo workshop il prossimo 21 maggio, sempre

nel paese dell’indimenticato artista. «Abbiamo un’infinità di bellezze», dice il

sindaco Marzo Ziranu: «Vogliamo e dobbiamo imparare a raccontarle».

L’arte del racconto

Gli scorci da cartolina non bastano, se poi non si è in grado di veicolarli. Di farli

conoscere nel modo giusto. Il messaggio si è diffuso dal cuore di Orani, ha subito

fatto breccia tra chi ogni giorno vive di turismo e non vede l’ora di mettere in pratica

le nozioni incamerate in quel percorso virtuoso allestito dal Gal Barbagia.

D’altronde, l’auspicato salto di qualità è lì, a un passo. Ma serve l’arte del racconto.

«Tanto per cominciare dobbiamo avere maggiore consapevolezza del luogo in cui

viviamo», spiega Federica Musa, guida ambientale ed escursionistica: «Abitiamo

in un meraviglioso angolo di mondo ma troppo spesso ce ne dimentichiamo.

Quindi, dobbiamo acquisire questa consapevolezza e riscoprire quello strumento

che abbiamo sempre avuto. Sì, il “racconto” ci appartiene, occorre comprendere

come portarlo sulle nuove piattaforme, sui social». Musa aggiunge: «Abbiamo

capito il nostro compito: afferrare uno strumento antico e farlo diventare

attualissimo. Solo così potremo raccontare il nostro territorio nel modo più

accattivante possibile per raggiungere il maggior numero di persone».Meraviglie in vetrina

Un racconto di comunità, improntato su coesione e dialogo. Il centro Sardegna si

compatta, abbatte gli steccati e sfrutta le potenzialità dei social network. Poi, strizza

l’occhio a Maria Lai, tesse trame virtuose come la grande artista di Ulassai.

«Premessa: diffidiamo sempre di chi si dimentica delle proprie origini», rimarca la

giornalista-docente, Elsa Pascalis: «Non possiamo pensare al futuro senza avere

chiara la nostra storia. Ricordiamoci sempre da dove veniamo». Pascalis incita a

trasmettere valori autentici, luoghi dell’anima, storie di vita. Senza scordare un

aspetto imprescindibile: «Il nostro racconto deve essere condiviso, di comunità. I

social network sono importanti ma vanno usati nel modo corretto, in una prospettiva

di collaborazione e di solidarietà». Come dire, nessuna fuga in avanti, l’unione tra le

comunità è la sola strada percorribile verso una meta ambiziosa, capace di

garantire un futuro radioso alle zone interne dell’Isola. «Non dobbiamo pensare ai

luoghi da raccontare come a una destinazione singola», evidenzia Pascalis:

«Focalizziamoci sempre su una destinazione più vasta, in questo caso “Sardegna”,

con le sue tipicità. Ebbene, al suo interno c’è la Barbagia, vista come “cuore

autentico”. Sì, perché questa è la visione che hanno di noi, sia all’estero sia nella

Penisola».

Prossimi appuntamenti

Dopo la partenza da Oliena lo scorso 10 maggio, e la tappa oranese del 14, il

percorso di Destination Inside Sardinia riprenderà ancora da Orani il 21 maggio,

con un workshop di 3 ore dedicato agli operatori del turismo. Ecco “Raccontare il

territorio”, sempre a cura della giornalista Elsa Pascalis. Il 23 maggio, invece, la

scena sarà tutta per Orotelli. Dalle 17 si svolgerà il seminario “Agricoltura e

sviluppo territoriale. Gestire un’impresa agricola”, curato del docente

dell’università di Cagliari Giuseppe Melis Giordano. Il 28, poi, a Mamoiada ci sarà

la tappa più “social” del programma. Alle 15.30 inizierà il workshop su Instagram,

destinato agli operatori del turismo: “Abc di Instagram, le 12 cose da sapere per

un profilo perfetto”, a cura di Alessandra Polo (digital strategist, consulente e

formatrice comunicazione nei social media). Infine, chiusura il 7 giugno a

Orgosolo, dalle 15.30, con il seminario “Il valore della comunicazione digitale

nel turismo”, a cura di Gianluigi Tiddia, esperto di comunicazione social e di digital

marketing. «Il nostro progetto è chiaro e ambizioso», dichiara Claudio Perseu,

direttore del Gal Barbagia: «Vogliamo valorizzare nel modo migliore il patrimonio

storico, culturale, ambientale, artigianale ed enogastronomico dei sette centri che

compongono il Gal Barbagia. Ovvero, Orotelli, Oliena, Orani, Mamoiada, Fonni,

Ottana e Orgosolo».