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IL RAID L'attacco sferrato dagli incendiari ieri a Desulo ha ridotto in cenere 15 ettari di bosco. L'intervento di mezzi aerei e squadre a terra, con contributo di tanti volontari, ha evitato conseguenze peggiori. Ora comunità montana e Comuni accelerano sul fronte della Protezione civile.
L'incendio che giovedì scorso ha interessato il territorio di Desulo ha bruciato in poche ore 15 ettari di bosco. Grazie all'intervento immediato dei soccorsi e all'ausilio di tre elicotteri provenienti da Sorgono, Lanusei e Nuoro che hanno domato le fiamme, si è potuto evitare il peggio. La tempestività dei Vigili del fuoco, degli uomini del Corpo forestale, dell'Ente foreste e di numerosi volontari ha impedito che il fuoco raggiungesse l'abitato.
CONTROMISURE Visto quanto accaduto risulta urgente l'attivazione del piano di tutela territoriale che interessa il territorio della Barbagia e del Mandrolisai di cui si è più volte parlato. «La Comunità montana - dice il presidente Lucia Chessa - ha stretto una fruttuosa interazione con la Protezione civile regionale che a sua volta ha elaborato delle linee guida strutturate appositamente per il nostro territorio. I tecnici del dipartimento di Protezione civile hanno avuto diversi incontri con i dipendenti degli uffici tecnici dei Comuni interessati e in questo modo si sono potute elaborare le linee guida del progetto. In questo momento si sta procedendo alla formazione dei dipendenti, determinante per la gestione delle emergenze e per la fattibilità del piano. A breve confidiamo nell'operatività dello stesso. Il lavoro che portano avanti le associazioni di volontari è determinante e di fondamentale importanza per i nostri paesi, ma il coordinamento di un progetto intercomunale è di un altro livello di competenza per quanto concerne la gestione dell'emergenza».
«ALZIAMO LA GUARDIA» Il sindaco di Desulo Gigi Littarru ha ringraziato i volontari che in seguito all'incendio si sono spostati su Desulo dai vicini centri di Tonara, Belvì, Aritzo e Gadoni, ma sostiene che un organismo strutturato sia indispensabile.
«Noi dobbiamo adoperarci urgentemente per attivare un'associazione di Protezione civile che a Desulo oggi non esiste - dice il primo cittadino -. Come amministrazione comunale e come desulesi abbiamo il dovere di mobilitarci in tal senso, così come sarebbe opportuno che tutti i paesi avessero un gruppo di persone pronte a intervenire in caso di emergenza».
Il sindaco Littarru esprime parole di condanna contro gli incendiari. «Se il rogo si fosse sviluppato nella parte alta del paese, dove ci sono i boschi secolari, sarebbe successo un disastro. Basta uno stolto in mezzo a diecimila persone per creare un danno inestimabile. Gli autori di questi atti vanno condannati senza appello e andrebbero anche allontanati dalla comunità».