La mostra fotografica denominata “Desulo negli archivi dell'Isre” è un viaggio tra i sentieri dell'identità che ritrae la storia di un paese attraverso gli scatti in bianco e nero. La “Montagna Produce” approda alla sua XXIII edizione e si propone come un evento culturale che lega i fili del tempo.

L'iniziativa, sostenuta ancora una volta dall'amministrazione comunale di Desulo, ha trovato la piena collaborazione dell'Istituto Superiore Regionale Etnografico di Nuoro. «Ringrazio il direttore e il presidente dell'Isre - dice Gigi Littarru, sindaco del centro barbaricino - per il contributo offerto che ci consente di qualificare ulteriormente una manifestazione prestigiosa come la “Montagna Produce”. Il premio letterario Montanaru, che quest'anno giunge alla sua 22^ edizione, rappresenta per noi un motivo di grande orgoglio. Desulo è un paese che espone la sua economia, il suo artigianato, ma che da sempre produce cultura». 


La mostra “Desulo negli Archivi dell'Isre”, verrà inaugurata questa mattina e raccoglie diverse fotografie selezionate e custodite negli archivi dell'Istituto. I ritratti documentano il trascorso storico, culturale ed economico del paese incastonato sulla montagna. «La collaborazione con il Comune di Desulo - sottolinea Bruno Murgia, presidente dell'Isre - rappresenta un punto di partenza fondamentale per valorizzare la nostra cultura. L'Istituto Etnografico è un servizio disponibile per le comunità che crescono sul piano della conoscenza, investendo nella cultura. Il nostro interesse è quello di portare avanti proposte di qualità, mai scontate. La mostra allestita a Desulo ci rappresenta pienamente». 


La prima sezione espositiva è legata alle immagini che provengono dalla collezione Colombini, una raccolta costituita da 1800 cartoline che sono state acquisite dalla Regione Sardegna negli anni 50 e poi trasferite al Museo del Costume. «L'Istituto Etnografico - dice Paolo Piquereddu, direttore dell'Ente - presta da sempre un'attenzione particolare al patrimonio iconografico della Sardegna. Attraverso gli scatti del tempo è possibile ricostruire l'immagine che la Sardegna ha sviluppato già dalla fine dell'800». Della seconda sezione della mostra fanno parte le cartoline della collezione dell'Isre.

«Si tratta di foto e di disegni - prosegue il direttore - che riportano al periodo in cui l'abbigliamento di Desulo, in particolar modo la cuffietta femminile, era diventato una delle icone della Sardegna». 


Al terzo filone della mostra appartengono le fotografie del fondo di Pietro Pilari, eclettico intellettuale nuorese, mentre nella quarta sezione si ritrovano alcuni degli scatti di Pablo Volta che rappresentano spaccati di vita sociale desulese. «La “Montagna Produce” - dice Daniela Floris, assessore al turismo di Desulo - è fortemente caratterizzata dall'alto profilo culturale. Il nostro compito è quello di portare tradizioni, storia, economia per valorizzazione della montagna». 


Roberto Tangianu