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Rinnovato, per i prossimi 3 anni, il protocollo d'intesa tra la Città Metropolitana di Cagliari, la società in house Proservice Spa e la direzione della Casa Circondariale E. Scalas di Cagliari-Uta per la promozione del lavoro di pubblica utilità attraverso l'inserimento lavorativo dei detenuti nella manutenzione del verde pubblico e nel recupero del patrimonio ambientale.
Con il documento, sottoscritto dal sindaco metropolitano Paolo Truzzu, dal direttore dell'istituto penitenziario Marco Porcu e dall'amministratore unico di Proservice Carlo Poddesu, il ministero della Giustizia e la Città Metropolitana si impegnano ad una proficua collaborazione per favorire l'inclusione sociale dei soggetti sottoposti a procedimenti penali, attraverso opportunità di lavoro nell'ambito di progetti condivisi tra le parti.
L'iniziativa, denominata "Mi riscatto per il futuro", intrapresa nel 2019 e sospesa nel 2020 a seguito della pandemia, si pone l'obiettivo di realizzare un programma formativo qualificante a favore dei detenuti, finalizzato all'acquisizione di competenze spendibili nel mercato del lavoro, nell'intento di contribuire ad arginare il problema della difficoltà di inserimento dei soggetti in esecuzione penale. I progetti, della durata di sei mesi rinnovabili, saranno predisposti dalla Proservice Spa, in qualità di soggetto esecutore, e attuati nel territorio dei 17 Comuni della Città Metropolitana di Cagliari con l'impiego dei detenuti individuati dalla Casa Circondariale, per lo svolgimento di attività lavorative nel campo della salvaguardia ambientale, del recupero di spazi pubblici e aree verdi e di supporto alle attività amministrative e tecniche della società.
"Come Città Metropolitana siamo pienamente disponibili a proseguire questa collaborazione il cui intento è quello di offrire un'opportunità di riscatto a tutti, anche a chi si trova in una situazione di difficoltà, con un'esperienza professionale che possa essere spendibile al momento del rientro nella vita civile", spiega il sindaco Truzzu. "Dal punto di vista della Casa Circondariale si tratta di un progetto molto importante che si inserisce in una direttiva del ministero della Giustizia volta al recupero dei soggetti detenuti in progetti di pubblica utilità", sottolinea il direttore del penitenziario.
Soddisfazione anche da parte dell'amministratore di Proservice Poddesu: "La Proservice è orgogliosa di portare avanti questo progetto, perché l'inserimento sociale passa soprattutto dall'inserimento lavorativo, e le esperienze fatte finora sono state senz'altro positive".