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“Un detenuto di 42 anni W.X. si è tolto la vita impiccandosi nel bagno della cella che condivideva con altri due compagni. Una tragedia che ha lasciato interdetti gli agenti della Polizia Penitenziaria e i sanitari che si sono immediatamente attivati nel tentativo di salvarlo ma tutto è stato purtroppo invano”.
Lo afferma Maria Grazia Caligaris, presidente dell’associazione “Socialismo Diritti Riforme”, esprimendo sgomento per la nuova tragedia che si è verificata nella Casa Circondariale “Ettore Scalas” di Cagliari-Uta. “Una circostanza – sottolinea – che ha provocato dolore e sconcerto tra tutti gli operatori dell’Istituto. L’uomo infatti svolgeva un’attività lavorativa nella Casa Circondariale in modo meticoloso guadagnandosi la fiducia per la serietà con cui operava. Non manifestava quindi evidenti segnali di malessere”.
“Ancora una volta la tragedia – afferma – si è consumata in un momento in cui nessuno poteva intervenire per impedirla. La vicenda tuttavia fa riflettere sul profondo disagio che la perdita della libertà produce e sulla necessità di rafforzare le attività finalizzate alla socializzazione. L’uomo infatti non effettuava colloqui con i familiari. Forse è stata proprio la profonda solitudine a determinare il gesto estremo. Un dramma che tuttavia suscita profonde riflessioni su un nuovo indiscutibile fallimento dello Stato”.