Scena muta davanti al gip nell’interrogatorio di garanzia per Giuseppe Pisano, il detenuto che la scorsa settimana ha aggredito e ucciso il compagno di cella, Graziano Piana, nel carcere di Bancali, spaccandogli la testa con uno sgabello.

Assitito dall'avvocato Simone Vargiu, il 27enne originario di Sorgono, davanti al gip Giuseppe Grotteria si è avvalso della facoltà di non rispondere. Già in giornata, su richiesta del difensore, Pisano sarà trasferito da Bancali nel centro terapeutico del carcere di Uta, dove sono disponibili i supporti necessari per l'assistenza sanitaria di cui il giovane ha bisogno in questo momento.

"È entrato nel carcere di Bancali con una condizione psichica complicata, e ora le cose sono solo peggiorate - dichiara l'avvocato Vargiu - È necessario che il mio assistito recuperi la sua condizione psichica, prima di ogni altra cosa". Per Pisano sarà disposta una perizia psichiatrica tramite incidente probatorio.

Intanto le indagini sull'omicidio, coordinate dal pm Angelo Beccu e affidate alla Polizia penitenziaria e ai carabinieri del Comando provinciale di Sassari, proseguono. È stato disposto un nuovo sopralluogo nella cella dove la notte fra martedì 22 e mercoledì 24 luglio Pisano, appena arrivato nel carcere di Bancali, ha colpito alla testa con uno sgabello il compagno di cella, Graziano Piana, uccidendolo, non si sa se aggredendolo di sorpresa o se in seguito a un diverbio fra i due. Sul corpo della vittima è stata effettuata nei giorni scorsi l'autopsia dal medico legale Francesco Serra, che ha 90 giorni di tempo per consegnare la relazione.