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Il Tribunale di Sassari ha dichiarato il fallimento del Policlinico Sassarese. È stata rigettata la richiesta di concordato preventivo e la sentenza di fallimento, emessa ieri e pubblicata oggi, ha accolto la richiesta di fallimento proposta a suo tempo dalla Coopservice, società creditrice della struttura sanitaria di viale Italia.
Il collegio dei giudici del tribunale fallimentare, composta dal presidente Ezio Castaldi, e da Giovanna Maria Mossa e Gaetano Savona, ha ritenuto che i debiti della società sono troppo elevati per potere essere sanati con la ventilata cessione d'azienda al gruppo Rusconi e ha quindi decretato il fallimento. "Emerge con chiarezza l'incapacità della debitrice di far fronte alle proprie obbligazioni, in considerazione del passivo (circa 39 milioni di euro) e dell'attivo (in caso di cessione d'azienda, 6 milioni), nonché del volume di affari (ormai minimale, stante la revoca degli accreditamenti provvisori e la concessione di nuovo accreditamento limitato alle sole attività ambulatoriali)", è scritto nella sentenza.
Il dispositivo fissa al 13 giugno prossimo l'udienza per l'esame dello stato passivo della società e dispone per sei mesi l'esercizio provvisorio del Policlinico, sotto la guida del curatore fallimentare, Alberto Ceresa.
Per questo pomeriggio le tre single sindacali Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl hanno convocato un'assemblea straordinaria dei lavoratori del Policlinico per discutere della situazione. "È una notizia che complica in maniera molto preoccupante il percorso che si era avviato per la cessione dell'azienda ad Habilita", commenta Antonio Monni segretario territoriale Cisl Fp. "Tutto questo era comunque prevedibile. Dal punto di vista politico la vertenza è stata governata in maniera negativa fin dall'inizio e a nulla è servito l'appello che noi organizzazioni sindacali abbiamo rivolto le scorse settimane al presidente della Regione Pigliaru e all'assessore Arru affinché facessero qualcosa in più, oltre all'accreditamento parziale per salvare il Policlinico e i 200 posti di lavoro che offriva fino a pochi mesi fa".