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Roma, 13 feb. (Apcom) - La Corte Costituzionale ha dichiarato l'illegittimit‡ costituzionale di alcuni punti della legge della Regione Sardegna del 2006 che istituiva le cosiddette tasse sul lusso. In particolare, la Consulta ha bocciato l'imposta regionale sulle plusvalenze delle seconde case ad uso turistico, prevista dall'articolo 2 della legge regionale n.4/2006, sia nel testo previgente che in quello attualmente in vigore, nonchÈ l'imposta sulle seconde case ad uso turistico, prevista dall'articolo 3 della stessa legge. Lo rende noto un comunicato della Consulta. Dal palazzo della Regione Sardegna, per il momento, la linea scelta Ë quella del silenzio. Il presidente ella Regione Renato Soru e il suo staff attendono di conoscere il provvedimento integrale ufficiale della Corte Costituzionale, per capire come poter agire ed eventualmente modificare la tassa introdotta anche nella legge Finanziaria regionale del 2008. La Corte dopo l'impugnazione del Consiglio dei ministri ha cassato le leggi finanziarie regionali del 2006 e del 2007 nella parte in cui venivano passate le plusvalenze sulle compravendite immobiliari e le tasse sulle seconde case. Relativamente alla tassa sui voli charter che costituiscono la maggioranza di quelli che arrivano in Sardegna nella stagione estiva la Corte ha rinviato il giudizio alla Corte di Giustizia europea dell'Aia. E' stata ritenuta legittima invece la tassa di soggiorno.
L'europarlamentare e segretario del Pd Sardegna Renato Soru, patron di Tiscali, è il primo degli ex consiglieri regionali, con 452.258 euro lordi annui, nella lista delle dichiarazioni dei redditi del 2013 (anno d'imposta 2012) pubblicata sul Bollettino ufficiale della Regione e riferita agli esponenti politici in carica nel 2014, anno delle elezioni per il rinnovo dell'Assemblea.
Tra gli attuali consiglieri la prima posizione è di Luigi Crisponi (Riformatori): l'ex assessore del Turismo con la Giunta Cappellacci e amministratore unico di un'azienda ricettiva dichiara 188.170 euro lordi. Poi ci sono anche i "novizi" dell'Assemblea: in testa Giuseppe Fasolino (Fi e sindaco di Golfo Aranci) con 124.100 euro lordi e diverse partecipazioni a società ricettive. Quanto agli ex consiglieri, negli ultimi posti si trovano Giuseppe Stocchino di Prc (28.457 euro lordi), l'avvocato dello Stato Giulio Steri (Udc) con 75.337 e l'ex assessore del Lavoro, Mariano Contu (Fi) con 86.959, mentre tra i nuovi entrati in fondo alla lista ci sono il forzista Ignazio Locci con 9.108 euro lordi, che dichiara comproprietà di fabbricati e terreni, il leader degli indipendentisti di Irs Gavino Sale con 13.649,08 euro e il vice presidente del Consiglio regionale e sindaco di Escolca Eugenio Lai con 14.352.
Non mancano l'attuale presidente della Regione, Francesco Pigliaru, e il suo predecessore, Ugo Cappellacci, che rispettivamente dichiarano per il 2013 107.650 euro lordi e 118.506 euro lordi. Dichiarano oltre 200 mila euro annui lordi sui redditi 2012, Antonio Pitea (Fi) con 274.560, il notaio Felice Contu (Udc) con 236.395, l'azzurro Teodoro Rodin con 229.129, il medico Renato Lai 219.879, gli esponenti dei Riformatori Franco Sergio Pisano con 216.694 e Franco Meloni con 214.397.
Nessuno degli attuali componenti dell'Assemblea supera invece questa cifra alla quale si avvicinano il leader dell'Udc Giorgio Oppi (186.864), il capogruppo di Fi, avvocato Pietro Pittalis, e l'ex presidente del Consiglio e della Regione Mario Floris del'Uds (162.045). Tra le pagine emergono anche alcune curiosità: l'attuale presidente del Consiglio Gianfranco Ganau possiede una moto come anche l'esponente dei Rossomori Emilio Usula.
L'ex presidente della Regione Ugo Cappellacci (Fi), il sindaco di Sant'Anna Arresi Paolo Dessì (Psd'Az), l'ex consigliere di Fi Onorio Petrini, il medico Augusto Cherchi (Partito dei Sardi) e l'ex sindaco di Alghero Marco Tedde dichiarano invece un'imbarcazione, Fabrizio Anedda alcune auto d'epoca mentre tra chi possiede terreni o fabbricati spicca Gianluigi Rubiu (Udc) con 31 immobili acquisiti da vecchie eredità e successioni.