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Rilancio del lungomare Barcellona con nuove opportunità di lavoro, sostegno e promozione delle imprese. Parte il riordino della passeggiata verso il litorale nord della città che coniuga pregio ambientale e innovazione e creatività imprenditoriale.
La Giunta vara le linee di indirizzo della rinnovata disposizione delle attività e l’assegnazione di nuovi dieci chioschi destinati ad attività commerciali alimentari e non alimentari.
Priorità alle donne e ai giovai per promuovere artigianato di qualità, produzioni alimentari a filiera corta, commercio di prodotti tipici, servizi turistici, tipicità culturale. Nel ridefinizione delle superfici da destinare alle attività, la dislocazione delle ulteriori installazioni viene ipotizzata nei due lati del lungomare e in prosecuzione del versante in cui già esistono le installazioni.
La proposta dell’Assessorato alle Attività Produttive che punta a incrementare l’occupazione approderà a breve in Commissione e in Consiglio Comunale per il via libera definitivo, e conterrà i criteri del bando pubblico per l’individuazione dei nuovi gestori.
“Diamo nuove occasioni all’impresa – spiega Natacha Lampis, assessore alle attività produttive – che resta al centro delle politiche di qualificazione della città. Miriamo ad incrementare quei comparti economici capaci di esprimere le eccellenze del territorio e di creare con più efficacia nuova occupazione. Si tratta di un primo passo – aggiunge – che fa parte del progetto di riqualificazione dell’intero versante a mare della città con al centro la città murata. Alle porte c’è infatti il programma di rilancio del versante Sud, in grado di creare condizioni di sviluppo per le imprese e di riequilibrare il flusso antropico, specie nel periodo estivo.”
Spazio quindi alle imprenditorialità che si distinguono dall’omologazione commerciale e che improntano con caratteri identitari, valori ambientali arti e saperi del territorio le richieste di utilizzo degli spazi. L’individuazione dei nuovi gestori avverrà tramite procedura aperta con il metodo dell’offerta economicamente più vantaggiosa, sulla base di diversi criteri di valutazione, che vanno dall’offerta tecnica, ai requisiti personali, all’offerta economica che tenga conto della capacità del progetto di dialogare con il contesto, relazionarsi ed interagire con il tessuto produttivo locale, grado di innovatività, sostegno all’occupazione giovanile.