Mercoledì 18 maggio a Cagliari scenderà in piazza la protesta di un intero territorio, quello della Barbagia e del Mandrolisai, che a gran voce rivendica il diritto alla salute e la salvaguardia dei servizi essenziali.

La manifestazione è in programma per le ore 10, dove da piazza del Carmine il corteo sfilerà per raggiungere il palazzo della Regione.

I tredici sindaci del distretto sanitario di Sorgono da tempo esprimono preoccupazione per il destino dell’ospedale San Camillo e per i servizi sanitari presenti in tutto il territorio.

“Il piano regionale così com’è non lo vogliamo - dice il sindaco di Sorgono Giovanni Arru -. Non possiamo accettare la logica ragionieristica dei numeri o la definizione di presidio ospedaliero di zona disagiata. Si tratta di un riconoscimento formale e non reale, in quanto le difficoltà esistenti necessiterebbero del miglioramento qualitativo e quantitativo dei servizi offerti al cittadino e non di un gravissimo depotenziamento come si evince dal testo della riforma”.

Per la manifestazione del 18 maggio i consigli comunali dei 13 paesi del distretto sanitario di Sorgono sono convocati in seduta straordinaria a Cagliari. In piazza scenderà anche una rappresentanza delle amministrazioni dell’Unione dei Comuni della Barbagia, del Comune di Samugheo, le associazioni di volontariato, le organizzazioni sindacali di categoria, la forania del territorio del centro Sardegna, gli studenti e tantissimi cittadini.

I sindaci della Barbagia e del Mandrolisai chiedono che il San Camillo venga riconosciuto come ospedale di base di montagna. “Non è pensabile - spiega Angelino Nocco, sindaco di Meana Sardo - che i reparti di chirurgia e di medicina possano essere uniti e che vengano garantiti solo venti posti letto. Non esiste che si parli di rete ospedaliera senza tener conto dei livelli essenziali di assistenza, ovvero i Lea, che il Servizio sanitario è tenuto ad offrire a tutti i cittadini nel rispetto di precisi parametri. La riorganizzazione della sanità territoriale sarebbe dovuta partire da questi presupposti. Il nostro è un territorio isolato e la riforma avrebbe dovuto tener conto di questo”.

Le amministrazioni locali, intanto, vista l’importanza della manifestazione in programma a Cagliari, stanno mettendo a disposizione i pullman che consentiranno a tutti coloro che vorranno far sentire la propria voce di scendere in piazza in difesa dell’ospedale San Camillo di Sorgono.