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Due sorelle di Cagliari, una psicologa e l’altra commercialista, sono state vittime, sul social network Facebook, di offese e diffamazioni da parte di una psicologa 50enne di Reggio Emilia.
La vicenda ha inizio nel 2014 quando le sorelle conoscono un amico della donna. Lei, non gradendo la nuova amicizia, inizia a pubblicare sul social una serie di illazioni sul rapporto tra le sorelle e l’amico. Dopo averle offese pubblicamente, scrivendo nome e cognome, accusandole di essere delinquenti e fannullone, di compiere crimini sul loro gatto, le due vittime hanno deciso di bloccarle l’accesso alle loro bacheche virtuali, ma non è bastato perché la donna ha continuato a deriderle per due anni.
Le sorelle, infatti, hanno scoperto vari post della 50enne, con foto rubate dai loro profili Fb, dove venivano accusate di avere rapporti sessuali con il loro gatto, di mostrare gravi difficoltà cognitive e di non essere mentalmente sane.
Data la situazione, le due cagliaritane hanno deciso di rivolgersi a un avvocato, di presentare denuncia e avviare una causa civile.
Ora la sentenza è arrivata, il giudice di Cagliari Giorgio Latti ha stabilito un risarcimento di 30mila euro che la psicologa di Reggio Emilia dovrà pagare alle due sorelle cagliaritane, oltre alle spese processuali. Inoltre, la donna ha l’obbligo di cancellare tutti i post, pena l’esborso di 100 euro per ogni giorno di permanenza dei messaggi sul social. Infine, è stata inviata all’ordine degli Psicologi una segnalazione sulla donna.