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Accusato di violazione della privacy e diffusioni illecita di immagini sessualmente esplicite, nell'ambito di un caso di revenge porn nei confronti di una sua ex amica, un 45enne originario di un paese del Nuorese è stato condannato a un anno e otto mesi di carcere.
La sentenza è stata emessa oggi dal Gup del tribunale di Nuoro, Giacomo Ferrando, al termine del processo con rito abbreviato. Una pena inferiore rispetto a quella sollecitata dal Pm Riccardo Belfiori, il quale aveva chiesto per l'imputato due anni e quattro mesi.
I difensori della donna, costituitasi parte civile, si erano associati alle richieste del magistrato, mentre il difensore dell'imputato, l'avvocato Gianfranco Careddu ne aveva chiesto l'assoluzione. "Tra 90 giorni leggeremo le motivazioni della sentenza e decideremo se ricorrere in appello", ha detto all'uscita dall'aula il legale.
I fatti risalgono al periodo tra l'estate del 2018 e quella del 2019, quando i due si frequentavano, ma poi i rapporti si sarebbero incrinati. L'uomo era accusato di aver sottratto alla vittima quelle immagini "spinte" che la ritraevano, e di averle pubblicate o cedute a terzi senza il suo consenso. Tutto questo, secondo l'accusa, dopo che l'imputato ha approfittato del cellulare dimenticato dalla donna nella sua auto.
Quelle immagini e video hard che per la donna dovevano rimanere privati, erano finiti anche sul gruppo Telegram "Solo porno amatoriale". Il difensore dell'imputato ha definito "lacunose" le indagini sul caso, ricordando che quando la donna ha presentato denuncia ha disconosciuto l'invio delle foto e video hard dal suo cellulare a quello dell'imputato, ed era emerso inoltre che quelle immagini erano state inviate ad un altro dispositivo. Una tesi a cui però il giudice non ha creduto, condannando il 45enne.