I lavori della diga di Cumbidanovu, a Orgosolo, ripartiranno entro il 2016 e verranno completati nel giro di pochi anni: il Consorzio di Bonifica della Sardegna centrale, ente appaltante, ha firmato con l'impresa Itinera che sei anni fa ha vinto l'appalto il documento che sancisce la ripartenza del primo lotto dei lavori, quelli della pulizia del cantiere dopo la devastazione del ciclone Cleopatra nel 2013 che ha portato via silos, macchinari e attrezzature di vario genere.

L'annuncio nel corso di una conferenza stampa da parte del neo presidente del Consorzio di Bonifica della Sardegna Centrale Ambrogio Guiso. Il presidente ha spiegato che tra due settimane inizieranno i lavori di pulizia della diga costruita solo al 50% nonostante i 26 anni passati dall'inizio dei lavori, con 22 milioni di euro spesi a fronte dei 64 stanziati, a cui si aggiungono altri 10 milioni della Regione Sardegna.

"Finalmente si può ripartire - ha spiegato Guiso - Dopo la prima fase che prevede la pulizia del cantiere, in cui saranno investiti 2 milioni di euro, verrà affidata agli esperti una perizia tecnica che durerà altri sei mesi. Se tutto va bene i lavori dell'invaso potranno ripartire entro il 2016 e tutti i 60 operai in cassa integrazione saranno assorbiti. D'ora in poi non ci saranno altre fermate - assicura - e i lavori saranno conclusi al massimo tra cinque anni. Naturalmente questa è solo la data massima, ma contiamo di concluderla molto prima".

La vicenda della "diga infinita", unica in costruzione in Italia, ha avuto inizio nel 1989. La diga di Cumbidanovu è un invaso artificiale sul Cedrino che conterrà 10 milioni di metri cubi d'acqua e che servirà per l'irrigazione dei terreni di diversi paesi del Nuorese e anche una parte della Baronia.