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Il capo di Gabinetto della Presidenza della Regione, Filippo Spanu, questa mattina ha incontrato una delegazione di quindici sindaci giunti da tutta la Sardegna per protestare contro il Piano di dimensionamento scolastico varato dalla Regione.
Il presidente Francesco Pigliaru non era presente perché impegnato a Roma per incontri istituzionali. Spanu, accompagnato dal capo di Gabinetto dell’Assessorato alla Pubblica istruzione, Giuseppe Dessena, ha assicurato ai sindaci la “massima attenzione del presidente Pigliaru e dell’assessore Claudia Firino, sottolineando che la programmazione territoriale è alla base del rilancio degli enti locali, e occorre un dialogo tra Comuni confinanti per trovare soluzioni condivise”.
L’assessore Claudia Firino ha sottolFirinoneato che “il Piano di dimensionamento non chiude le scuole ma le organizza per offrire un’istruzione di qualità. Mettiamo le scuole al centro del territorio, in un’ottica pluricomunale poiché abbiamo una visione concreta e globale delle problematiche che riguardano l’interno della Sardegna. Sappiamo che solo elevando il livello della scuola potremo creare lavoro e agire sullo spopolamento. Le pluriclassi saranno dunque gradualmente abolite, secondo criteri condivisi e con la creazione di alternative di qualità. Ci rendiamo conto che abbiamo fatto una scelta coraggiosa, sulla via del cambiamento. Ma la scuola sarda, ultima nelle graduatorie nazionali ed europee, richiede un intervento importante e ci impone di porre rimedio alla situazione disastrosa che abbiamo trovato.”
Intanto, se entro il 17 marzo, giornata in cui si riunirà la commissione Cultura del Consiglio per il parere sul piano di dimensionamento, non arriverà una risposta della Giunta sulla richiesta di moratoria di un anno per la chiusura di 29 pluriclassi, i sindaci presenteranno ricorso al Tar.