PHOTO
Ciò che si è visto ieri notte al PalaSerradimigni rimarrà nella storia del basket italiano e dei tifosi di una Dinamo Banco di Sardegna per la quale è oramai impossibile trovare aggettivi.
Un’impresa, quella firmata nella serie di Milano, che forse fino a qualche mese fa sembrava lontana anni luce. Una forza straordinaria, unita al grande seguito di in pubblico straordinario sia in casa che in trasferta, ha completamente rivitalizzato questo gruppo che è riuscito nella doppia impresa, prima la vittoria della Fiba Europe Cup, ora nella finale scudetto. Il sogno, per parafrasare le parole di Marco Spissu, continua.
Uno degli artefici è senza ombra di dubbio lui, coach Gianmarco Pozzecco, chiamato a sostituire Vincenzo Esposito tra lo scetticismo generale. Queste le sue parole ieri notte in sala stampa: “Sono particolarmente provato ma clamorosamente felice. Sono nella pallacanestro da quando avevo quattro anni, ho vissuto la mia infanzia nelle palestre, ho visto tutte le partite possibili ma non ho mai visto una cosa del genere. Non dico che non sia mai esistita perché non ho visto tutto ma io in 42 anni non ho mai visto una squadra del genere. Mai. Forse neanche di simile. Ribadisco siamo riusciti a scrivere una pagina della storia di questo sport proprio perché abbiamo giocato contro Milano e proprio perché Milano ha giocato quasi come noi. Una cosa del genere la puoi vivere solo in determinati posti, non è possibile viverla da altre parti se non in un posto simile a questo. E’ tutto surreale, non dovrei farlo, questi ragazzi mi regalano queste gioie. Avevo dichiarato che non saremmo partiti sfavoriti ma almeno alla pari, non avrei firmato l’uno a uno ma non immaginavo il tre a zero. Questa terza partita sapevo che sarebbe stata terrificante, un dispendio di energie incredibile, avrei voluto dar loro una mano. Non ho idea di come riescano a tirar fuori le energie". Conclude con un i complimenti:"Faccio i complimenti a Milano ha giocato una serie intensissima, è una squadra di dodici leoni e uomini veri. Devo ringraziare Stefano Sardara che mi ha portato qua per vivere queste emozioni ma anche tutti quelli che ci stanno intorno quotidianamente. Non abbiamo vinto niente ma questa è una cosa epica che rimarrà nella storia al di là di come andrà la finale. Spero che i miei ragazzi tornino a casa non prima delle otto di domattina e vadano a divertirsi, se lo meritano”.
Questa la cronaca della ventiduesima impresa della Dinamo Banco di Sardegna: “Starting five Dinamo Smith, Carter, Pierre, Thomas e Cooley, Milano schiera Cinciarini, Nunnally, Micov, Brooks e Tarczewski. I primi 5 punti sono tutti biancoblu, le scarpette rosse rispondo o subito con Brooks, Nunnally e Micov, Pierre dalla lunetta per l’antisportivo sanzionato a Nunnally non sbaglia e Thomas dall’arco fa scappare i suoi. Micov e compagni sbagliano le conclusioni, i giganti dominano a rimbalzo e trovano soluzioni in transizione, Cooley firma il +6 (20-12). L’ex ala biancoblu Jeff Brooks dall’arco e Micov dalla lunetta cercano di accorciare ma Smith con tre bombe scrive la doppia cifra nel vantaggio. Nedovic si iscrive a referto per chiudere la prima frazione sul 29-21. E’ la guardia serba ad aprire il secondo quarto e a condurre i suoi, Fuga in contropiede di Spissu per la conclusione di Mcgee. Kuzminskas accorcia a un solo possesso e James sigla la parità. La sfida è punto a punto, Gentile dai 6.75 apre la battaglia dall’arco con James Nunnally e Smith. Sono i tiri dalla lunetta di Tarczewski e Kuzminskas da sotto a staccare di due possessi Milano, vantaggio subito recuperato da Smith e Carter per andare negli spogliatoi 51-53. Nella ripresa le scarpette allungano con Tarczewski, Pierre si alza per la tripla e non sbaglia, carter ruba palla e corre in contropiede fino alla fine per infiammare i cinquemila del PlaSerradimigni. Il gioco da tre di James e Kuzminskas da fuori tengono la sfida punto a punto, Cooley indiavolato sotto le plance spazza la difesa lombarda. Botta e risposta dai 6.75 Nedovic e Polonara, Pierre incrementa e poi allunga dalla lunetta, James e compagni sbagliano le conclusioni e la difesa Banco sa approfittarne a rimbalzo e gestire la transizione. Pianiguani mette in campo Cinciarini quando manca 1’.30” alla fine della terza frazione, che si chiude con il +8 Dinamo (74-66).
Il coast to coast di Pierre che ruba palla e capitalizza apre gli ultimi 10’ per il +10, Nedovic risponde dalla lunga, Thomas e Pierre guidano l’attacco biancoblu, Nunnally quello di Milano. Cooley stoppa Brooks, è tensione con Thomas dopo il 3° fallo dell’ex biancoblu. E’ time out Milano mentre il clima si surriscalda e costringe gli arbitri a sanzionare il tecnico a Tarczewski. James scrive il -3 a 1’30” dalla fine. Smith non sbaglia dalla lunetta, Milano si affida ancora alle prodezze di James, la tripla di Nunnally per il sorpasso a 42” (88-89). Pozzeco chiama i suoi, al rientro Pierre impreciso dalla lunetta comunque per la parità 89-89. L’ultimo possesso non trova la conclusione e si va all’overtime. I 5’ supplementari iniziano a suon di triple Kuzminskas-Smith, i tiri dalla lunetta di Cooley smuovono la parità, Gentile recupera un possesso ma non capitalizza, ancora il centro biancoblu ai liberi per due possessi, ancora Gentile e Smith a recuperare un pallone che corre in contropiede fino a Pierre che inchioda per il 100-94. I giganti sono bravi a rimbalzo difensivo e guadagnano chance, Smith non spreca e sgancia la bomba (103-94), incorniciando anche il suo high season. Kuzminskas per Milano, è ancora il Banco a dettare legge a rimbalzo, Gentile parte in contropiede liscio come l’olio: i giganti vincono gara3 con uno stratosferico 108-96.
Un altro protagonista è stato sicuramente il gigante Jack Cooley, autentico padrone dell’area: “I numeri parlano da soli ma credo abbiate visto tutti le incredibili prestazioni di Smith e Pierre, l’abbiamo portata a casa e ora ci prepariamo a disputare la finale. A questo punto non mi interessa chi incontreremo, forse Venezia perché l’abbiamo incontrata più volte in stagione. Questa è sicuramente la miglior squadra con cui ho giocato in Europa, in questo stato di grazia come siamo possiamo per davvero vincere contro chiunque, abbiamo vinto con Milano 3-0, non penso ci sia altro da aggiungere. Siamo felici e orgogliosi per ciò che abbiamo fatto, ci vogliamo bene e questa è la chiave del nostro successo”.