Ancora nessuna traccia di Alessandro Zaniboni, il friulano di 56 anni disperso nel Supramonte di Baunei dal 26 luglio 2021. Lavorava alle piattaforme petrolifere della Saipem e aveva cominciato a lavorare in Sardegna 18 giorni prima dalla sua scomparsa. Abitava a Girasole.

Quel 26 luglio era uscito di casa dopo aver messo la lavatrice in funzione, il che ha sempre fatto pensare che l’intenzione era quella di un’assenza breve dall'abitazione. Non aveva nemmeno portato con sé il cagnolino al quale era affezionatissimo.

Anche gli ultimi due giorni di ricerche, conclusesi ieri, da parte del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico nel comune di Baunei, non hanno dato purtroppo alcun esito.

Le operazioni sono ripartite da Baccu Sassis, area dove nel mese di novembre 2021 è stato ritrovato il telefono di Alessandro Zaniboni da un cacciatore. I due giorni di ulteriore perlustrazione sono stati organizzati e coordinati dal Soccorso Alpino e Speleologico, insieme al Soccorso Alpino della Guardia di Finanza e sono stati svolti in accordo con la Polizia di Stato e Carabinieri di Baunei.

Circa 90 i tecnici coinvolti che hanno perlustrato a tappeto circa 100 ettari del territorio individuato. In particolare, sono state ispezionate anche le zone più impervie, alcune delle quali hanno richiesto l’uso di tecniche e attrezzature alpinistiche, quali cenge e strapiombi. In questi due giorni, le operazioni sono state svolte sia con le squadre a terra che con l’ausilio dei droni e sono state coadiuvate dal Centro di Coordinamento Mobile, che ha definito e coordinato le operazioni. Le operazioni si sono concluse purtroppo senza risultati.