Il presidente dell’Ersu di Sassari, Massimo Sechi, interviene in merito alla chiusura del servizio mensa dedicato agli studenti universitari del capoluogo turritano. “Dalla giornata di ieri – commenta Sechi – è esploso, con una vera e propria vertenza sindacale, l’equilibrio precario tra i dipendenti e i vertici aziendali della Marconi, azienda che gestisce in appalto da oltre due anni il servizio di somministrazione dei pasti e la pulizia di piatti e stoviglie all’interno della mensa universitaria di Ersu Sassari”.

Secondo quanto emerge, il pagamento dello stipendio sarebbe stato in più occasioni irregolare e ritardato: “La ditta – spiega il numero uno della sede sassarese dell’Ente Regionale per il Diritto allo Studio –, ultimamente avrebbe accumulato un ritardo di circa venti giorni nel pagamento dello stipendio dovuto ai circa trenta lavoratori. Una situazione già verificatasi pochi mesi fa che si era però risolta positivamente senza sfociare nello stato d’agitazione. Il risultato al momento è il seguente: personale a ranghi ridotti all’osso (assolutamente non sufficiente per garantire gli standard ottimali del servizio, così come richiesto dall’ente) e mai integrato dalla ditta appaltatrice, utilizzo oltre misura di materiale di plastica usa e getta (piatti e posate) per garantire ugualmente il consumo del pasto a tutti gli studenti a causa dell’esiguità di personale nel servizio di pulizia di piatti e stoviglie e della presenza a singhiozzo dei detergenti”.

“Questo ha comportato nei giorni scorsi un importante rallentamento del servizio di ristorazione, aggravato poi nella giornata di ieri dallo sciopero dei lavoratori della ditta Marconi che hanno incrociato le braccia sia a pranzo che a cena nel culmine del servizio, obbligando l’ente a chiudere la mensa e non servire il pasto a centinaia di studenti e studentesse già in fila”.

Un grave disagio per le centinaia di studenti provenienti da tutta l’Isola, dalla penisola e dall’estero che ogni giorno usufruiscono del servizio mensa. “E’ una situazione estremamente delicata e grave – si legge ancora nel comunicato – dove Ersu non ha alcuna responsabilità né diretta né indiretta, ma si trova a subire suo malgrado un grave disservizio che si ripercuote sulla popolazione studentesca; possiamo comprendere il disagio che stanno vivendo i lavoratori della Marconi srl che vivono nell’incertezza economica e vorrebbero ottenere delle rassicurazioni e delle certezze da parte del proprio datore di lavoro, ma Ersu e tutti gli studenti e le studentesse non possono subire oltremodo questo disservizio”.

A Ersu Sassari non rimane che studiare la strada migliore da percorrere per tutelare i diritti della popolazione studentesca: “Ci troviamo tra l’incudine – spiega il direttore generale Antonello Arghittu –  e il martello perché il nostro ente non è la controparte dei lavoratori ma è esclusivamente un ente fruitore di un servizio che, ad oggi, non ci viene garantito al cento per cento. Stiamo valutando le azioni da intraprendere, nel rispetto delle leggi che regolamentano il delicato mondo degli appalti pubblici, cercando di mediare il più possibile con la ditta Marconi, i dipendenti e le sigle sindacali per evitare che questi possano reiterare il blocco di un servizio pubblico ed aggravare, quindi, la propria posizione oltre a creare un disagio enorme alle nostre studentesse e ai nostri studenti”.