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Alleggerire il peso dei centri di accoglienza nel Sassarese e coinvolgere tutti i Comuni del circondario per distribuire equamente i migranti e richiedenti asilo su tutto il territorio provinciale. Tutto ciò confermando le forti misure di controllo e sicurezza che tutti i corpi delle forze dell'ordine stanno già mettendo in pratica in città e nell'intero nord Sardegna.
Sono queste le conclusioni cui è arrivato il comitato per l'ordine e la sicurezza riunito in Prefettura a Sassari dopo gli episodi di violenza della scorsa settimana nel rione Santa Maria di Pisa, culminati con una vera e propria guerriglia urbana fra un gruppo di ragazzi residenti nel quartiere e una trentina di migranti ospiti del centro di accoglienza Pime di via Solari.
Uno scontro che aveva lasciato per terra quattro feriti, per fortuna non gravi, e che ha portato all'identificazione e alla denuncia di due ventenni sassaresi e due giovani africani di 18 e 19 anni.
Il vertice è stato convocato dal prefetto Giuseppe Marani, con i rappresentanti delle forze dell'ordine e del sindaco Nicola Sanna. "Le forze dell'ordine sono già intensamente impegnate a controllare il territorio e lo fanno in maniera positiva - ha commentato Sanna al termine della riunione in prefettura -. L'episodio della scorsa settimana non ha nulla a che fare con il razzismo e chi in questi giorni specula su quanto accaduto soffiando sul vento dell'intolleranza e della paura deve essere isolato politicamente e dovrebbe fare un serio esame di coscienza sulle proprie azioni e parole - ha proseguito il sindaco - È evidente che su Sassari ci sia un carico sproporzionato di migranti, più di quanti la città possa accoglierne in maniera dignitosa. Per questo chiederemo al ministero dell'Interno e ai sindaci dei Comuni del sassarese la disponibilità e le misure per ridistribuire sul territorio la presenza dei tanti richiedenti asilo".