Erano le ore 2:40 circa del 1° aprile scorso quando i carabinieri dell’Aliquota Radiomobile di Ottana sono intervenuti sulla strada statale 129 in agro di Orotelli, dove era stata segnalata la presenza di un veicolo coinvolto in un incidente stradale.

L’auto è stata rinvenuta abbandonata a bordo strada, fortemente danneggiata dopo essersi ribaltata, senza che vi fosse la presenza di alcun passeggero, e all’interno dell’abitacolo sono state rilevate delle tracce ematiche.

I militari hanno così avviato le ricerche degli eventuali occupanti feriti intorno all’area dell’incidente, ma senza risultato. Individuata, in seguito ad accertamenti, la proprietaria dell’auto, questa ha dichiarato ai carabinieri che il veicolo era stato probabilmente rubato poiché, poco tempo prima, era stata contattata telefonicamente dal convivente, il quale gli aveva chiesto se fosse stata lei a prendere l’auto. Da quel momento, oltre all’auto, era scomparso anche lo stesso convivente che risultava irrintracciabile.

L’uomo è stato individuato dai carabinieri di Orotelli attorno alle 8 di quella stessa mattina mentre vagava in stato confusionale, con delle ferite alla testa, nei pressi del bivio di Orotelli tra la statale 129 e la statale 537, a qualche chilometro dal luogo dell’incidente.

Dopo essere stato condotto presso la locale caserma, ha fornito dichiarazioni contradditorie sulla dinamica dei fatti. Secondo il suo racconto, mentre si trovava a Nuoro nella zona dell’Ospedale San Francesco, è stato raggiunto da alcune persone armate le quali, salite sull’auto, l’avevano rapito intimandogli di dirigersi in direzione Macomer. Sempre secondo la sua ricostruzione, l’uomo aveva eseguito gli ordini, ma una volta giunto in prossimità di una forte curva sulla SS 129, per liberarsi dei malintenzionati, aveva deliberatamente deciso di lanciare l’auto a forte velocità contro il guardrail. A quel punto, se pur ferito per le conseguenze del grave incidente, raccontava di essersi portato fuori dall’abitacolo facendo perdere le proprie tracce ai rapitori e vagando per le campagne fino ad incontrare i carabinieri.

I militari dunque si sono attivati per verificare la ricostruzione fornita del ferito. Il veicolo è stato posto sotto sequestro e sottoposto ad accurati rilievi tecnici da parte del personale del Reparto Operativo del Comando Provinciale dei carabinieri di Nuoro. Gli uomini della Stazione di Orotelli e del Comando

Provinciale hanno lavorato per verificare punto per punto il racconto, ricostruendo i movimenti dell’uomo dalla sera del 31 marzo fino al verificarsi dell’incidente. Decine di persone sono state interrogate, sono stati acquisiti numerosi filmati dei sistemi di videosorveglianza ed effettuate complesse attività tecniche di rilevamento.

Davanti a un’ipotesi di reato così grave, gli investigatori hanno lavorato metodicamente fino a che oggi, posto dinanzi alle inoppugnabili risultanze investigative, il “rapito” ha confessato di essersi inventato tutta la storia perché, postosi alla guida dopo aver bevuto qualche bicchiere, a seguito dell’incidente aveva temuto di incorrere nel ritiro della patente di guida se fosse risultato positivo al test etilometrico.

Così, l’uomo, al termine di questa paradossale vicenda, è stato deferito in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria, con l’accusa di simulazione di reato e procurato allarme.