Continua lo scontro tra la Regione e il Ministero della Salute sul divieto di portare il porcetto all'Expo di Milano.

“La decisione del Governo sulla vicenda del maialetto sardo è allo stesso tempo grottesca e assurda”.

E’ il commento del consigliere regionale dei Riformatori ed ex assessore del Turismo, Luigi Crisponi, in merito alle dichiarazioni fatte dal Ministro della Salute ieri in Parlamento. Beatrice Lorenzin, rispondendo a un'interrogazione del deputato Roberto Capelli, ha detto che è la Commissione Europea con le sue regole restrittive a sbarrare la strada all'esportazione dei maialetti sardi. 

“Ponzio Pilato Lorenzin – ha affermato Crisponi - se ne lava le mani, scaricando sui sardi la responsabilità di chi non sa decidere. Assurdo. E qualcuno in giunta regionale ha ancora il coraggio di chiamare il Governo nazionale, amico. In pratica ci vogliono chiudere i rubinetti della nostra fin troppo sofferente economia. Ma la vera beffa sarà quella che per partecipare comunque all'Expo, la Regione Sarda sborserà 3.5 milioni di euro dei cittadini e dei tanti allevatori e imprenditori della filiera del suino. Incredibile, pagheremo per essere invisibili”.

Intanto, il Ministro Lorenzin, nel corso di un forum all'ANSA ha affermato che "la peste suina mette a rischio la sicurezza alimentare in tutta Europa, abbiamo già avuto diversi avvisi che se non sarà risolta la situazione in Sardegna rischiamo il blocco di tutto il nostro export italiano di prodotti suini, compresi quindi prosciutti, mortadelle”.

Quanto alle proteste degli allevatori, penalizzati dalla mancata partecipazione all'Expo dedicato all'alimentazione, Lorenzin ha detto: "siamo impegnati su vie diplomatiche per vedere se si possa fare un'eccezione ma al momento non posso assicurare nulla".