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Migliaia di docenti precari sardi sul piede di guerra per poter ottenere il diritto all’insegnamento in condizioni normali. È per questa ragione che fervono i preparativi per la mega manifestazione di protesta in programma a Roma, con i docenti precari sardi che il 2 settembre scenderanno in piazza, nella capitale, con i colleghi di tutt’Italia. Chiederanno a gran voce la stabilizzazione del proprio ruolo lavorativo, al servizio di milioni di alunni.
L'appello a partecipare è infatti rivolto a tutti i circa 5.000 precari sardi: "Uniamoci per cambiare lo status quo se volete salvaguardare il vostro posto di lavoro" hanno detto stamani i responsabili dell’anDDL, l’Associazione nazionale docenti per i diritti dei lavoratori. “Sono una grande forza inascoltata i precari sardi del mondo della scuola - afferma Marcello Polastri, consigliere comunale - ed è per questa ragione che ancor prima di andare a Roma, i nostri professori, dovrebbero essere ascoltati delle forze politiche e sindacali della Sardegna affinché siano unite per chiedere insieme, a gran voce, un nuovo contratto collettivo di lavoro. L’esigenza è tutelare per davvero i docenti, il loro servizio economiabile, e dunque l’apprendimento indispensabile per milioni di studenti”.
Stamani, in una video diretta i docenti hanno infatti detto la loro, per intercettare i media, i sindacati, la politica isolana: