Solo frasi in lingua sarda dal banco degli imputati, in tribunale a Oristano, per il presidente del Movimento indipendentista Meris, Salvatore Meloni, per tutti Doddore, accusato di simulazione di reato per il rapimento da lui denunciato come avvenuto il 14 febbraio 2013.

Le dichiarazioni spontanee in limba dell'autoproclamatosi presidente della Repubblica di Malu Entu, hanno spiazzato il Tribunale che ora dovrà ricorrere ad un interprete: l'incarico verrà conferito nella prossima udienza, fissata per il 18 aprile. Sarà l'esperto a tradurre le domande del pm Rossella Spano e dei giudici dall'italiano al sardo e le risposte dal sardo all'italiano dell'imputato, difeso dal suo storico avvocato Cristina Puddu.

Oggi, oltre alla performance in sardo di Doddore, spazio alle deposizioni di alcuni funzionari di polizia che si occuparono delle indagini sul presunto sequestro di persona dell'indipendentista e sulla successiva e asserita liberazione di Meloni, avvenuta la sera del 17 febbraio.

Il processo vero e proprio riprenderà il 19 gennaio 2017 con le deposizioni di altri testi, tutti delle forze dell'ordine all'epoca impegnate negli accertamenti.