Sabato 2 luglio, così come in quasi tutte le regioni d'Italia, partiranno anche nell'Isola i saldi estivi. Si andrà avanti fino al 30 agosto. Secondo Confcommercio Sud Sardegna il giro d'affari nel sud dell'Isola si aggira intorno ai 22,2 milioni di euro.

Lo shopping interesserà 238mila sardi, 155mila famiglie. Mediamente un nucleo familiare (composto da 2,3 persone) spenderà 143 euro. Ogni sardo invece 64 euro.

"I dati sono simili allo scorso anno, ci aspettiamo consumi in leggera crescita rispetto alla 2021 determinati anche dalla presenza maggiore di turisti nell'Isola - spiega il direttore di Confcommercio Sud Sardegna Giuseppe Scura - i saldi rappresentano ancora una boccata d'ossigeno per il comparto del commercio. Non dobbiamo dimenticare l'acquisto nei negozi di prossimità, rappresenta il vero sostegno ai nostri centri urbani in termini di sostenibilità economica, ambientale e sociale".

Confcommercio ricorda una serie di indicazioni fondamentali, sia per gli esercenti che per i clienti, per effettuare gli acquisti in saldo seguendo norme di sicurezza e trasparenza. Tra questi la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato che è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto, non c'è obbligo della prova dei capi, anche stavolta, è rimesso alla discrezionalità del negoziante, mentre le carte di credito devono essere accettate così come i pagamenti col Pos.

I capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo con l'obbligo per il negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale.