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Pope Francis arrives for his weekly general audience in St. Peter square at the Vatican, Wednesday, April 17, 2013. (AP Photo/Alessandra Tarantino)
Cento giorni che hanno entusiasmato e scaldato il mondo: la ricorrenza cade proprio domani, il 21 giugno, ed è propizia per tracciare un primo bilancio dell’attività del Pontefice “venuto dalla fine del mondo”. A partire dal “dizionario della fede”, abbozzata dall’agenzia di stampa Adnkroos.
Dalla A di “Accoglienza” alla B di “Buonasera”, la prima parola che Bergoglio ha pronunciato da Papa la sera del 13 marzo, affacciandosi dalla loggia del Palazzo Apostolico. Da allora, il Pontefice utilizza questa formula familiare del saluto, spesso con l’aggiunta di “buon pranzo”, in un dialogo tutto suo con i fedeli.
Ai primi 100 giorni di Papa Francesco è dedicata la serata organizzata per domani a Portacomaro, nell’astigiano, paese di origine della famiglia del Pontefice emigrata in Argentina nel 1929. Si parlerà dell’euforia per la scoperta delle radici monferrine del Pontefice e dei suoi primi messaggi e gesti innovativi. Il racconto di un evento storico, mediatico e di fede, tra giornali, libri, televisione, radio e web si articolerà attraverso la testimonianza del vescovo di Asti, monsignor Francesco Ravinale, che ha incontrato due volte il nuovo Papa.