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CAMBIATA LOCATION A CAUSA DELLE CONDIZIONI METEO INCERTE
“Il Parco archeologico di Santa Cristina oggi fa da cornice a un insieme di monumenti che testimoniano una storia di frequentazione dei luoghi iniziata ben oltre 3600 anni fa. Arrivando nel sito si ha la netta sensazione di trovarsi improvvisamente proiettati in un'altra dimensione temporale a causa di un perfetto mix di archeologia, paesaggio e religione. Un luogo magico ed unico, da visitare almeno una volta nella vita”. A dirlo è il Presidente della Cooperativa Archeotour Massimo Muscas.
Con lui abbiamo parlato dell’evento che domenica prossima, 11 dicembre, sarà ospitato nella splendida area archeologica: “Note di Sardegna, un’Isola oltre il mare”. Manifestazione ideata e organizzata dall’Associazione Luna Lughente, proprio in stretta collaborazione con la Cooperativa Archeotour di Paulilatino, che gestisce il prezioso sito, il Comune di Paulilatino e grazie ai contributi regionali della legge 7.
“Chi verrà domenica a Santa Cristina avrà un effetto sorpresa perché potrà godere di uno spettacolo unico - commenta il Presidente Muscas -. Ringrazio l’associazione Luna Lughente per aver tenuto in considerazione il Parco di Santa Cristina. Un’ottima iniziativa di promozione e di valorizzazione del sito. Per quanto ci spendiamo in quest’ottica non è mai abbastanza, quindi questo evento è un grande valore aggiunto a ciò che facciamo ogni anno”.
Il Presidente della Cooperativa Archeotour, che gestisce l’area archeologica, ci parla con soddisfazione dei numeri relativi all’anno in corso: “Un anno da record. Mancano duemila ingressi per raggiungere la quota di 60 mila”.
L’anno da tenere in considerazione è il 2019, quando il numero dei visitatori si è fermato a 52mila. Dopo i due anni di pandemia non è stato semplice ripartire, ma la Cooperativa si è rimboccata le maniche e quest’anno è stato registrato il record: 58 mila ingressi.
Domenica potrebbe essere l’occasione per un conto alla rovescia, considerando l’obiettivo dei 60mila. “Un regalo aggiuntivo per coronare questa annata, grazie a tutti”, conclude Massimo Muscas.