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Si è svolta l’esercitazione regionale del CNSAS (Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico) di ricerca dispersi, congiuntamente con il personale dell'Aviazione dell'Esercito Italiano del 21° distaccamento AVES “Orsa Maggiore” di Elmas e conclusa alle prime ore del mattino di ieri, domenica 17 novembre.
L'evento ha avuto inizio intorno alle 12 di sabato con il simulato di una richiesta di soccorso alla centrale operativa per due escursionisti che non avevano fatto rientro dopo un'escursione nell'area impervia della Piana di Oridda, nel territorio comunale di Domusnovas (SU). Immediatamente si è attivata la complessa macchina dei soccorsi, dando inizio all’esercitazione con l’invio delle prime squadre di ricerca e il contestuale allestimento del Centro di Coordinamento delle Ricerche.
Date le informazioni a disposizione, le prime le squadre hanno iniziato a perlustrare i sentieri circostanti il Rio d’Oridda dove, in prossimità del corso d'acqua, sono stati ritrovati alcuni reperti riconducibili ai dovuti. È stata quindi immediatamente attivata anche una squadra di tecnici specializzati nel soccorso in forra che, con la preziosa collaborazione del personale del 21° Distaccamento AVES di Elmas, è stata in breve tempo trasportata a bordo dell’elicottero AB412, dal piazzo dell’ex pollaio fino al Rio d’Oridda, per iniziare immediatamente le ricerche.
Sul campo, anche le unità cinofile e i piloti UAS con i droni, risorse fondamentali per le ricerche in ambiente impervio durante le ore notturne.
Le operazioni hanno coinvolto complessivamente più 80 tecnici che, suddivisi in squadre, hanno perlustrato numerosi ettari di territorio, coordinati dal Centro di Coordinamento Ricerche, allestito in località Perda Niedda. Il Coordinatore delle operazioni di ricerca e i Tecnici di ricerca hanno definito la strategia e coordina le operazioni assegnando le aree alle squadre.
Il primo dei due dispersi, rappresentati da figuranti, è stato ritrovato intorno alle 18 in prossimità del Rio d'Oridda, in condizioni di ipotermia e privo di sensi a seguito di una scivolata, pertanto non è riuscito a dare indicazioni ai soccorritori sulla sua compagnia di escursione, probabilmente allotanatasi per chiamare i soccorsi.
Le ricerche dal quel momento si sono concentrate nell'area sovrastante il corso d'acqua lungo i sentieri tracciati, dove è stato ritrovato prima uno zainetto e, dopo qualche ora, anche il secondo disperso. La presenza di due equipe sanitarie, composte da medici e infermieri del Soccorso Alpino e Speleologico, ha permesso di mettere in campo anche le competenze specifiche per il soccorso sanitario in ambiente impervio e a rischio evolutivo durante le manovre necessarie per il recupero e il successivo trasporto nella struttura sanitaria.
Le operazioni si sono concluse intorno alle 2 quando tutte le squadre hanno fatto rientro al campo base e si è tenuto un debriefing tra tutto il personale coinvolto.