Magdalena Monika Jozwiak non è stata uccisa. Il tragico volo da una camera al quinto piano dell'hotel Panorama di Olbia, la notte del 15 marzo scorso, fu un incidente o la conseguenza della volontà suicida della donna. Lo ha stabilito il gip del Tribunale di Tempio, Andrea Pastori, che ha disposto l'archiviazione del procedimento a carico del fidanzato della 39enne di nazionalità polacca, Marco Messina, 44 anni, di Olbia, che quella notte si trovava con lei in quella camera d'albergo e per otto mesi ha dovuto convivere con l'accusa di omicidio. La notizia dell'archiviazione è stata anticipata dal quotidiano La Nuova Sardegna e confermata all'ANSA.

"Quando gli ho comunicato la notizia, il mio assistito è crollato in un pianto liberatorio, a testimonianza di quanto questa vicenda giudiziaria l'avesse sconvolto", dice all'ANSA il difensore di Messina, l'avvocato Giampaolo Murrighile. "Marco Messina ha accolto con sollievo la conclusione del procedimento a suo carico - prosegue - e in questo momento è ancora più grato a chi in tutti questi mesi gli è stato vicino, a iniziare dai propri familiari. Al di là della soddisfazione per la fine di un incubo - conclude Murrighile - permane il suo sconforto e il suo dolore per la scomparsa della compagna, della donna che amava".

Le indagini erano state coordinate personalmente dall'allora procuratore di Tempio, Andrea Garau, che dopo aver interrogato Messina aveva accolto con riserva la richiesta di archiviazione sollecitata dalla difesa. La riserva è stata sciolta in seguito alle risultanze degli approfondimenti investigativi portati avanti dai carabinieri di Olbia con l'ausilio del Ris di Cagliari. Il giudice per le indagini preliminari, prendendo atto della richiesta formulata dagli inquirenti, ha chiuso il caso confermando che a carico del 44enne non è emersa una responsabilità sicura e inequivoca.