Ha sconvolto l'opinione pubblica la storia della 45enne di Sassari gettatasi da Ponte Rosello lo scorso 10 maggio.

Ponte Rosello, che collega il centro cittadino all'omonimo quartiere, è uno dei simboli della città e ospita nella vallata ai suoi piedi la storica Fontana di Rosello. Da anni, però, quest'affascinante angolo di Sassari è tristemente legato alle drammatiche vicende di esistenze infelici che si spengono in un lancio nel vuoto insieme a paure e preoccupazioni.

Le dinamiche dell'ultimo caso di suicidio, poi, hanno particolarmente colpito la città e l'intera isola. La donna, infatti, è stata notata da alcuni passanti mentre scavalcava la ringhiera con l'intenzione di uccidersi. Due uomini, così, le sono corsi appresso e hanno provato ad imbragarla con una cintura nell'estremo tentativo di salvarla.

E' stato inutile, dopo cinque terribili minuti di tentativi, la donna è precipitata perdendo la vita.

La vicenda ha riacceso le polemiche e l'invito rivolto al Comune di Sassari di mettere in sicurezza quello che ormai è stato ribatezzato il "ponte dei suicidi".

Sconvolti i due passanti, soccorritori per caso. "In quel momento ci hanno lasciati soli - hanno dichiarato in un intervista a La Nuova Sardegna -. Forse qualcuno dei presenti avrebbe potuto aiutarci a cambiare le sorti di quella donna, o forse no. Però per la paura o chissà cos’altro le persone che erano accanto a noi non sono riuscite a tenderci le loro mani". 

Uno di loro, nelle ore immediatamente successive alla tragedia, ha posato sul ponte un mazzo di fiori con un bigliettino: "Scusaci se non siamo riusciti a salvarti. RIP".