Gabriel Falloni, originario di Sorso, è accusato di essere l'autore dell'omicidio di Elena Raluca Serban, 32enne di origine romena, trovata morta all'alba di domenica scorsa con una profonda ferita al collo in un alloggio di Aosta.

"Non è sicuramente una persona violenta" ha detto il suo legale, l'avvocato Marco Palmieri del foro di Sassari, che lo ha già assistito in passati procedimenti penali, ma per fatti "di natura completamente diversa".

Falloni, 36 anni, aveva precedenti specifici per violenza sessuale. Nel 2014 era stato condannato dal Tribunale di Sassari a quattro anni di carcere per aver tentato di violentare una ragazza ventunenne e averla trattenuta con la forza in una casa dove l'aveva attirata con un'offerta di lavoro. Come riportano le cronache locali, era stato anche arrestato nel 2013 per aver tentato di violentare una donna sassarese mentre contrattava la locazione di un alloggio mentre nel 2012 era stato denunciato da due prostitute per averle picchiate e derubate dopo un rapporto sessuale; anche in questo caso era stato condannato.

"Anche se è vero, la violenza sessuale - specifica il legale - ha in sé una componente di quel tipo, però diciamo che quelle vicende sono state molto particolari rispetto alla normalità dei casi. Uno era un episodio da vecchio atto di libidine, una sorta di violenza sessuale però lieve, e l'altra è una storia molto dibattuta a dibattimento, con testimoni, al termine del quale è stato condannato".

"Diciamo - prosegue l'avvocato - che io sono abbastanza persuaso della sua innocenza, poi certo bisogna capire i riscontri anche scientifici. Non c'è dubbio che ci siano tracce sue lì, un dato certo, credo che ci sia, è che lui probabilmente si è recato lì, però bisogna verificarla questa cosa". L'ultimo problema con la giustizia di Falloni - "un ragazzo che ha sempre lavorato", ricorda il suo avvocato - riguardava un furto in una chiesa a Sorso (Sassari), per il quale il procedimento è pendente. Con mandato di arresto internazionale (si trovava all'estero) era stato sottoposto a misura cautelare, per poi tornare in libertà "circa un anno fa", ricorda il legale.