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“Uno specchio acqueo di 1650 metri quadri di fronte alla spiaggia di Cala Luna potrebbe presto essere concesso alla società Nautica S.a.s. di Baunei per la realizzazione di un campo boe da adibire ad ormeggio di imbarcazioni e natanti ad uso stagionale. Una notizia che apprendiamo soltanto oggi attraverso un avviso di nuova concessione demaniale marittima dell’assessorato degli Enti Locali della Regione Sardegna”.
Questa la denuncia della sindaca di Dorgali Itria Fancello e dei consiglieri regionali del m5s Desirè Manca, Michele Ciusa, Roberto Li Gioi, Alessandro Solinas, che presenteranno un’interrogazione su questa vicenda.
“Crediamo sia inopportuno – dichiarano – in questo momento, in cui tutti stiamo dando assoluta priorità alla gestione dell’emergenza legata al Covid-19, procedere con la privatizzazione di un tratto di mare. Appare quindi quantomeno singolare che proprio quando l’attenzione del Consiglio regionale e di tutta la popolazione è rivolta alla lotta al coronavirus, la società privata Nautica S.a.s. con sede legale a Santa Maria Navarrese abbia presentato istanza di concessione per la seconda volta (una prima richiesta di concessione era stata già presentata dalla Nautica S.a.s. due anni fa). Già in quell’occasione, il Comune di Dorgali – ricorda la sindaca - aveva sollevato delle obiezioni sull’assegnazione allo stesso soggetto privato di uno specchio acqueo, che ricade inequivocabilmente in territorio di Dorgali, di fronte a Cala Luna”.
“Nel caso specifico – sottolineano i portavoce dei Cinque Stelle – appare incomprensibile il motivo per cui si stia valutando l’opportunità di assegnare quello spazio ad un privato senza alcuna concertazione con gli enti locali che stanno cercando di portare avanti la programmazione della costa anche in un’ottica di Area Marina Protetta. Inoltre, nel tratto di fondale interessato dall’operazione pare siano presenti alcune praterie di posidonia, per cui qualsiasi tipo di installazione sarebbe da evitare assolutamente a tutela dell’ecosistema marino di Cala Luna e dell’intero Golfo di Orosei. La nostra posizione non è cambiata: il mare non si privatizza”.