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E' polemica a Dorgali per la recente gestione delle Grotte del Bue Marino, nella frazione turistica di Cala Gonone. L'assessora al Turismo, Sonia Mele, è finita sotto accusa da parte dei consiglieri di opposizione, indiziata di "inoperosità" e "scarsa conoscenza" di una realtà quale Cala Gonone. "L'intero comparto turistico si sente abbandonato e non rappresentato dall'attuale assessora - aveva denunciato in una nota la minoranza -. Tutti i lavoratori del settore turistico stanno soffrendo a causa della sua negligenza".
Un malcontento, dunque, testimoniato dai consiglieri di minoranza, che, intervistati da Sardegna Live, puntano il dito contro l'operato dell'amministrazione: "Il bando è stato gestito in maniera sballata da subito - affermano -. Loro si sono insediati a ottobre e avevano tutto il tempo per prendere in mano il bando delle Grotte del Bue Marino, che rappresentano il maggior introito per le casse del Comune di Dorgali. Non scriverlo, o comunque scriverlo male, ha comportato che il bando andasse in bianco per due volte e l'amministrazione comunale ha dovuto gestire la situazione con un affidamento diretto. Quest'ultimo, tuttavia, ha causato gravi perdite al Comune, riuscendo a garantire esclusivamente due visite giornaliere per tutto il mese di aprile e quello di maggio".
"Un Comune che vive specialmente di turismo passeggero come Cala Gonone non può gestire un sito così importante con sole due visite", precisano gli esponenti di opposizione, e snocciolano alcuni dati: "Il 29 maggio, con 2 visite giornaliere garantite, alle ore 11 e alle ore 15, il Comune di Dorgali fa in grotta più o meno 140 ingressi; il 30 maggio, ancora con 2 visite, ne fa 150; il 31 maggio sempre 150. Viene fatto un nuovo affidamento diretto, al fotofinish, il primo di giugno, e se lo aggiudica la società Ghivine, che garantisce quattro ingressi giornalieri. Risultato: le entrate il primo giugno diventano 300, il doppio. La domanda sorge lecita: quanto il Comune di Dorgali ha perso durante i precedenti due mesi non garantendo un servizio degno? E inoltre ci siamo chiesti: si può permettere un Comune come il nostro di salvarsi al fotofinish il 31 di maggio con l'ennesimo affidamento diretto, con il rischio inoltre di chiudere le grotte se Ghivine non si fosse fatta avanti?"
Per i consiglieri è necessario un cambio di rotta: "Deve essere fatto un lavoro che riconosca a chi va a gestire la grotta un giusto rientro economico, in maniera tale che venga garantito un servizio adeguato per quello che rappresentano le Grotte del Bue Marino. A Dorgali abbiamo due siti archeologici costituiti da sistemi carsici, le già citate Grotte del Bue Marino e le Grotte di Ispinigoi. Per queste ultime vengono garantite sette visite giornaliere, ed è quello che ci aspettiamo anche per le prime. I vettori che trasportano i turisti nelle varie cale hanno una cadenza oraria di visita: se il Comune fosse in grado di creare una 'gara' che in qualche maniera garantisse più visite, ben distribuite, probabilmente ci sarebbe un servizio maggiore per il turista che arriva a Cala Gonone e un maggior introito per le casse dell'amministrazione".
Secondo i consiglieri di opposizione, a conti fatti, i dati sono impietosi: "Maggio è stato un mese record per Cala Gonone, tutte le strutture alberghiere sono andate in 'overbooking'. Noi riteniamo che il Comune, garantendo soltanto due visite, abbia perso almeno la metà delle entrate rispetto a quelle che sarebbero potute essere se fosse stato garantito un servizio adeguato". Ed evidenziano, ancora, come inserendo personalità a loro avviso maggiormente adeguate si sarebbe potuto sfruttare certamente meglio il potenziale delle grotte: "Riteniamo che all'interno della Giunta non ci sia una rappresentanza di Cala Gonone. Questa è formata da diverse figure, fra le quali ci sono persone che vivono la nostra realtà, come il presidente del consiglio comunale Martino Canu e Rosa Patteri, che è anche un'operatrice turistica. Nella nostra nota abbiamo segnalato che con personalità come le loro, che conoscono le dinamiche dell'attrazione e vivono tutti i giorni le problematiche che la riguardano, non ci sembra corretto che in un'amministrazione che deve rappresentare Cala Gonone e Dorgali non ci sia una figura che sia espressione diretta di queste".
Negli ultimi giorni la richiesta di un consiglio straordinario per discutere le varie tematiche: "Ad oggi non è stato fatto nessun consiglio straordinario, rimaniamo in attesa di un riscontro. Attendiamo una risposta della Giunta, altrimenti saremo pronti a richiedere un ulteriore consiglio per domandare spiegazioni pubbliche da parte dell'amministrazione", concludono i consiglieri Mura, Fancello, Patteri, Cossu e Sotgia, firmatari della nota.