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Un incontro urgente tra sindacato Ugl, Prefettura di Cagliari e vertici del “Gruppo Secur srl” Roma - Vigilanza per risolvere immediatamente il dramma delle guardie giurate sarde senza un soldo, da aprile 2019.
Lo chiede a gran voce, con tanto di richiesta e firma in calce, il segretario regionale Ugl, Antonello Lecis, in una missiva indirizzata al dottor Bruno Corda, a Piazza Palazzo a Cagliari (sede della Prefettura), e per conoscenza alla Questura e alla sede romana dell’istituto romano, che acquisì come ramo aziendale, l’ex Cooperativa Vigilanza Sardegna.
“La situazione dell’istituto di vigilanza Gruppo Secur s.r.l. Sardegna è gravissima – denuncia pubblicamente il sindacalista Antonello Lecis, nelle vesti di segretario regionale Ugl - non solo siamo in presenza di un grave inadempimento da parte del datore di lavoro, quelle che sono le disposizioni del DM 269/2010 che in particolare citiamo nell’allegato A punto 3.3 “dimostrare il rispetto degli obblighi contributivi e retributivi”. Lo stesso Gruppo Secur – rimarca Lecis - ha attuato disparità di trattamento nei confronti dei lavoratori in merito al versamento delle retribuzioni mensili: il personale impegnato all’interno dell’ Eni percepiva lo stipendio con cadenza regolare, mentre il resto del personale impegnato in servizi di pattugliamento o in servizi amministrativi e/o tecnici non percepiscono le proprie spettanze da almeno 12 mensilità. La perdita del lavoro dell’ Eni avvenuto nel mese di febbraio 2020 a creato molta incertezza sul futuro dei lavoratori. Il 5 febbraio abbiamo chiesto un incontro con la società per una verifica dell’attuale situazione aziendale, nella prospettiva futura occupazionale e nuove strategie di mercato ma a tutt’oggi non abbiamo ricevuto nessuna risposta dal Gruppo Secur, ci risulta che gran parte del personale non abbiano ricevuto il pagamento delle mensilità che vanno dal mese di aprile 2019 a tutt’oggi comprese la 14ma e la 13ma. Ritardi non più sostenibili – denuncia per voce di Antonello Lecis l’Ugl - sono oggettiva causa di situazioni di difficoltà economica non più sopportabile per i Lavoratori monoreddito, con mutui e scadenze inderogabili tanto da pregiudicare i loro rapporti con fisco e banche oltre al fatto che non si ritrovano le risorse necessarie per rifornire il proprio mezzo di trasporto. Il tutto ha creato un clima di estrema incertezza nei lavoratori con ripercussioni nel tessuto sociale, che se non gestite potrebbero rischiare di sfociare in un disagio di difficile soluzione, con tutte le implicazioni purtroppo a tutti ben note per situazioni assimilabili di fatto già vissute anche nel recente passato. Chiediamo urgentemente – conclude il sindacalista - un tavolo in Prefettura in merito alle eventuali soluzioni percorribili per prevenire una non auspicabile emergenza sociale le cui ripercussioni non sono ad oggi quantificabili”.