“Oggi ho presieduto la call di aggiornamento sulla vertenza Porto Canale di Cagliari.In apertura della riunione, in seguito al rifiuto da parte di Contship di voler prolungare la Cassa integrazione per cessazione, si è discusso delle possibili soluzioni per poter dare delle prospettive ai circa 200 lavoratori ex Porto Industriale di Cagliari oggi in Naspi. Nel corso di questi giorni, dopo il tavolo della scorsa settimana, ho interloquito con tutti gli attori per discutere le varie ipotesi da mettere in campo per garantire il futuro dei lavoratori. Il Ministero dello Sviluppo Economico, con il contributo di tutte le parti coinvolte, ha delineato un percorso condiviso per permettere la risoluzione della vicenda nel minor tempo possibile. Sulla base di quanto è emerso al tavolo, da una parte è necessario approfondire tutti gli strumenti disponibili per integrare la Naspi - anche attraverso strumenti di formazione - garantendo nel breve periodo il reddito dei lavoratori. Dall’altra, analizzare la normativa con cui istituire un’agenzia, in base al precedente del porto di Taranto e di Gioia Tauro, in cui possano confluire i lavoratori in attesa che si chiariscano le prospettive della call gestita dall’Autorità Portuale. In conclusione, seguiamo attentamente la vertenza approfondendo questi due temi in parallelo, e lavoriamo per riaggiornarci in tempi molto stretti così da definire un percorso condiviso con tutte le parti coinvolte. Il tavolo sarò riconvocato entro una decina di giorni e il Mise continuerà, come sempre ha fatto, a lavorare in sinergia come facilitatore Istituzionale per il raggiungimento degli obiettivi prefissati”.

E’ quanto scrive sulla sua pagina ufficiale, il sottosegretario allo Sviluppo Economico, Alessandra Todde, nell’affrontare la dura e difficile vertenza che tiene banco sul futuro di più di 200 lavoratori del Porto Canale di Cagliari, senza un euro in tasca, dopo il No della Cassa Integrazione.