Coltivazione e traffico di droga, infiltrazioni della criminalità organizzata a causa dell'alto numero di boss mafiosi nel carcere di Nuoro e allarme mafia dopo l'inchiesta Monte Nuovo, che qualche settimana fa ha scoperchiato una presunta associazione con intrecci tra criminalità locale e istituzioni.

Sono le questioni affrontate durante il vertice con le forze dell'ordine territoriali convocato oggi dal prefetto di Nuoro Giancarlo Dionisi. Presenti anche il procuratore della Repubblica di Cagliari e coordinatore della Dda sarda Rodolfo Sabelli, il procuratore generale di Cagliari Luigi Patronaggio, il sostituto procuratore di Nuoro Andrea Ghironi e la direttrice del carcere di Badu 'e Carros Patrizia Incollu.

"Nessun allarme mafia nella provincia di Nuoro, se si intende per criminalità organizzata di stampo mafioso quel fenomeno criminale che controlla l'economia del territorio e influenza le decisioni degli organi istituzionali - ha detto il prefetto -. Chiedo tuttavia un rafforzamento dei controlli tra la vita all'interno del carcere di Badu 'e Carros e l'esterno per garantire tranquillità e benessere del territorio e chiedo anche una intensificazione della collaborazione tra forze di polizia e magistratura".

Il rappresentante del governo ha focalizzato l'attenzione sulla criminalità nel territorio dopo i problemi a Badu 'e Carros. "Occorre prestare massima attenzione ai possibili inquinamenti del territorio con strategie di contrasto ai fenomeni criminali più redditizi, quali il traffico di stupefacenti che rischiano di creare una pericolosa saldatura tra criminalità sarda e organizzazioni di stampo mafioso".

"Abbiamo preso l'impegno di portare le criticità al Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria e alla Dda nazionale per evitare che gli elementi di pericolosità sociale non escano fuori dal carcere - ha detto all'uscita dall'incontro il pg Patronaggio -. Sulle connessioni con la criminalità organizzata ci sono criticità ma non tali da destare allarme".

"Per quanto riguarda le problematiche di Badu 'e Carros non si può entrare nello specifico delle indagini che sono in corso ma possiamo dire che le questioni sono tutte al centro dell'attenzione e ci saranno interventi specifici", ha detto Sabelli.

Il questore di Nuoro Alfonso Polverino si è soffermato invece sul fenomeno della coltivazione e del traffico di stupefacenti, attività criminale particolarmente fiorente nel territorio. "Abbiamo chiesto di poter avere una normativa univoca nelle diverse Procure in cui ci troviamo a operare, soprattutto per quanto riguarda la canapa indica e sativa, per cui la normativa lascia maglie larghe".