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Due anni fa dopo essere uscito di casa scompariva Sebastian Casula Seby per familiari ed amici. Veniva ritrovato il 12 agosto in una folta radura impiccato ad un albero: la madre Francesca non credeva al suicidio e l'avvocato Gianfrancesco Piscitelli, incaricato dalla famiglia sia come Presidente di Penelope Sardegna che come legale di fiducia, dette subito corso alle indagini difensive presenziando dall'autopsia e collaborando con la Procura a cui denunciò tutti i dubbi e le incongruenze del caso.
Al funerale di Seby, il legale Piscitelli individuò e fotografò alcuni presunti responsabili dell'inscenato suicidio e il suo caparbio modus operandi, noto ormai a chi lo segue e conosce anche per altri casi, unitamente alla grande professionalità del pm incaricato Danilo Tronci, dei Carabinieri di Carbonia e dei RIS di Cagliari, ha portato ad escludere il suicidio vedendo indagati a vario titolo sette persone, tutte vicine al mondo della droga a Carbonia, ad essere iscritte sul registro degli indagati presso la Procura di Cagliari.
“Lo avevo giurato a Seby quell'afoso giorno di agosto di due anni dinanzi ai suoi resti su quel gelido tavolo settori ed alla povera mamma Francesca - dice amareggiato Gianfranco Piscitelli - ma alla fine ci siamo arrivati. Siamo oramai agli ultimi piccoli tasselli per la verità Vera e la Giustizia, anche se dopo due anni, arriverà anche per questo caso. Essenziale la stretta collaborazione tra Procura, Ris, Comando Carabinieri di Carbonia ed il sottoscritto. Tra breve Sebastian avrà Giustizia”.