Tante persone, un migliaio, con in mano una candela accesa, una preghiera per non dimenticare quella donna, quella mamma, la cui vita è stata spezzata troppo presto da un destino crudele, da un uomo spietato, geloso, morboso, che già in passato aveva picchiato.

Lei però aveva perdonato, anche in Tribunale, lui non ha esitato invece ad uccidere, sabato scorso, alle 20.30, in un bar del centro abitato sassarese: ieri sera, a Sorso, davanti alla chiesa di San Pantaleo, tante donne, tantissimi uomini, politici, associazioni, gente comune, tutti insieme hanno voluto manifestare la rabbia, il dolore, la tristezza per un delitto che certamente poteva essere evitato. Forse, Zdenka, in quei 40 minuti di agonia, mentre continuava a perdere molto sangue, poteva essere salvata. Ma chi l’ha lasciata morire, Francesco Fadda (ora in carcere a Bancali), ha preferito fuggire e vagare per tutta la notte in auto, con le figliolette di lei terrorizzate.

Sorso e Ossi insieme, due comunità che si sono unite nel cordoglio, nelle lacrime, in una messa a suffragio della donna che tanti anni fa era arrivata in Sardegna con la speranza di lasciarsi alle spalle un passato non tanto facile, con le due piccoline di 11 anni. Lei, della Repubblica Ceca, era ben conosciuta e stimata.

Fabrizio Demelas, primo cittadino di Sorso, poi Giovanni Serra, sindaco di Ossi, don Luca Collu, parroco dell’omonima chiesa, ancora l’Arcivescovo di Sassari Giovanni Saba, che ha celebrato la funzione religiosa davanti ad un compatto “esercito” di persone in copioso e rispettoso silenzio con le fiaccole in mano. Ora spetterà a loro, come hanno promesso con i loro concittadini, prendersi cura delle due bimbe, il desiderio e la voglia di non lasciarle sole, di “adottarle” e cercare di farle vivere serene, senza la loro mamma, ma con un affetto enorme di chi oggi cerca a stento di dimenticare. Stasera, giovedì 20 febbraio 2020, alle 15, come già annunciato, saranno anche celebrati i funerali di Zdenka Krejcikova, sempre nell’omonima parrocchia di San Pantaleo.

(Le foto sono state pubblicate nella fan page Fb, Prospettiva Donna Centro Antiviolenza)