Un nuovo importante colpo di scena è nell’aria. Le indagini sul duplice omicidio del 28enne di Nule Stefano Masala e del 18enne di Orune Gianluca Monni sembrano sul punto di svelare nuovi scenari e importanti novità.

Secondo quanto rilanciato da alcune agenzie, infatti, 32 persone sarebbero state indagate in queste ore con l’accusa di favoreggiamento nell’ambito delle indagini che lo scorso maggio hanno portato all’arresto di Paolo Pinna, 18 anni di Nule, e suo cugino Alberto Cubeddu, 21 anni di Ozieri, accusati di aver ucciso Monni e Masala, del quale avrebbero anche occultato il cadavere.

Ai due cugini erano stati sequestrati alcuni apparecchi cellulari sui quali erano stati effettuati esami irripetibili che, pare, abbiano sortito l’effetto sperato. Di ieri, infatti, la notizia del sequestro di nuovi telefonini e tablet appartenenti allo stesso Paolo Pinna e a un 24enne di Buddusò residente a Orune del quale non è stata svelata l’identità.

Le analisi degli apparecchi elettronici, dunque, potrebbero aver fornito importanti risposte agli investigatori che hanno stretto la morsa delle indagini attorno a 32 persone coinvolte a vario titolo in questa torbida vicenda.

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