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“A Sant’Andria, a Sant’Andria” sarà il grido dei gruppi di bambini e giovani che si riverseranno all’imbrunire per le strade del centro abitato di Bono, suonando campanacci e bussando per le case in occasione della questua in onore di Sant’Andrea, che consiste nella raccolta di dolci tipici, caramelle noci e denaro. Come da tradizione, i partecipanti si procureranno delle zucche che, svuotate dei semi e rese il più possibile sottili, verranno intagliate in modo da assumere il più possibile le sembianze di un volto umano. La zucca verrà appesa al collo e una candela collocata al suo interno, la illuminerà.
È quel che accade a Bono il 30 novembre di ogni anno. Una festa popolare di antiche tradizioni pagane legata all’antico culto di Bacco, Dio del vino, chiamato in sardo Sant’Andria. Un culto che ricorda la festa americana di Halloween, ma che ha principi ben radicati nella tradizione isolana.
La programmazione messa a punto dalla Proloco, con il patrocinio del Comune di Bono e della Comunità Montana del Goceano, prevede:
· ore 9.30 allestimento degli stand di enogastronomia, arti e mestieri;
· ore 10.00 laboratorio di lavorazione e decorazione delle zucche e illustrazione della tradizione di S’Andria a cura dell’ACR;
· ore 10.00 apertura della mostra itinerante con i lavori realizzati dai ragazzi dell’Istituto Comprensivo di Bono;
· ore 10.00 esposizione dei lavori realizzati dai ragazzi della COOP. “G.Emma” dell’A.I.A.S. ;
· ore 12.00 apertura del punto ristoro con menù tradizionale a cura dei Fedales 1980;
· ore 16.00 laboratorio di realizzazione e degustazione del “Catò Bonese”;
· ore 17.00 ritrovo dei bambini con le zucche appese al collo per la tradizionale questua lungo le vie del paese;
· ore 18.00 Fire Schow e Spiralights con Gionata Feurer Frei
Dal primo pomeriggio la Pro Loco offrirà caldarroste e vino nuovo.
Per qualsiasi informazione è possibile contattare i numeri: 349 3112436 / 349 3712207 / 3471941374