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L’attrice era malata da tempo. È morta a Milano, nella sua abitazione di Porta Romana all’età di 84anni.
La moglie di Dario Fo era stata colpita da un ictus il 19 aprile dello scorso anno.
“Sono nata in una famiglia con antiche tradizioni teatrali, maggiormente legate al teatro dei burattini e delle marionette. Ho debuttato nel mondo dello spettacolo appena nata e nel 1950, assieme ad una delle sorelle, ho lavorato nella rivista con Marcello Marchesi.
Nel 1954 ho sposato Dario Fo, con cui quattro anni dopo, ho fondato la Compagnia Dario Fo-Franca Rame. Nel 1968, sempre al fianco di Dario, ho abbracciato l'utopia sessantottina fondando il collettivo Nuova Scena dal quale, dopo aver assunto la direzione di uno dei tre gruppi in cui era diviso, mi sono separata per divergenze politico-ideologiche assieme a Dario: ciò porterà alla nascita di un altro gruppo di lavoro, detto La Comune, con cui ho interpretato spettacoli di satira e di controinformazione politica anche molto feroci. Sempre con Dario ho sostenuto l'organizzazione Soccorso Rosso Militante. A partire dalla fine degli anni anni settanta, ho partecipato al movimento femminista e ho iniziato a interpretare testi di mia composizione.
Nel 1971 ho sottoscritto l'appello pubblicato sul settimanale L'Espresso contro il commissario Luigi Calabresi. Nel marzo del 1973, sono stata rapita da esponenti dell'estrema destra e ho subito ogni tipo di violenza. Il reato contestato ai miei aguzzini è andato in prescrizione dopo 25 anni. Nelle elezioni politiche del 2006 sono stata eletta senatrice in Piemonte tra le fila dell'Idv. Antonio Di Pietro mi propose come Presidente della Repubblica e ricevetti 24 voti. Ho lasciato il Senato nel 2008, non condividendo gli orientamenti governativi.”.
Dal blog di Franca Rame