Si è spento per sempre nel cuore della notte all’età di 80 anni Mario Masala, il grande poeta di Silanus.

Con la sua morte si dice addio a un altro faro che ha sempre tenuto alta l’attenzione sulla tradizione della poesia improvvisata nell’isola.

Zizi, Masala e Pazzola: era questo il trio delle meraviglie, che intonava versi e regalava emozioni.

Mario Masala non c'è più, ma la sua voce e i suoi versi melodici non moriranno mai.

I funerali si svolgeranno nella chiesa di Nostra Signora d'Itria alle ore 15.

 


Quello che un tempo, da giovane promessa, veniva chiamato "Masaleddu" è rimasto oggi uno dei pochi che difende a testa alta la bandiera della poesia improvvisata sui palchi.

Mario Màsala è nato a Silanus nel 1935. A sedici anni si ricorda la sua prima gara contro avversari del calibro di Cicciu Piga, Andria Nìnniri e Remundu Piras. Proprio il mostro sacro di Villanova Montaleone è stato lo scopritore e il valorizzatore di Mario Masala quando lo consigliava sempre come giovane promessa e sicuro talento.

Da questo ottimo biglietto da visita è partita la carriera di Masala che, oltre le piazze della Sardegna, ha girato l'Italia, l'Europa e il Mondo, laddove c'erano dei sardi pronti ad ascoltarlo. Secondo l'esperto e biografo Paolo Pillonca, che lo definisce poete de vena bona che-i s’abba de sos montes pius altos, Mario Màsala <…cantat a sa lestra cun boghe dìliga in cunsonu cun su tenore, sabidoria naturale in s'andanta e su versu e mesura justa in sa mètrica >.

Màsala oggi è certamente uno dei poeti più richiesti sui palchi della Sardegna, oltre a essere una delle figure fondamentali dell'intera storia delle gare poetiche. Recentemente anche manifestazioni musicali e culturali di un rilievo si sono aperte alle performances dei cantadores.

"Time in Jazz" a Berchidda e "Cabudanne de sos poetas" a Seneghe, manifestazioni che aspirano a una visibilità internazionale, hanno ospitato le garas dei cantadores più in voga con il poeta silanese sempre in prima fila.

Tratto da Sardegnacultura.it