Opposizione all'attacco della Giunta regionale sull'impugnazione della Finanziaria e del Bilancio da parte del Consiglio dei Ministri.

"E' l'ennesima dimostrazione che il governo 'amico' di Matteo Renzi è amico solo a parole - osserva il consigliere regionale del Psd'Az MArcello Orrù - Il governo di centrosinistra ogni giorno ne combina una alla Giunta Pigliaru che purtroppo è politicamente debolissima e non riesce ad imporsi e a difendere le proprie posizioni ritrovandosi a prendere quotidianamente sonori ceffoni. Molto grave - sostiene -l'impugnazione della norma sui piccoli comuni che cancellava le sanzioni in caso di mancato rispetto del patto di stabilità interno da parte dei piccoli centri: la decisione del governo di impugnare tale norma è l' ennesimo colpo di mannaia sui territori e sui piccoli comuni della Sardegna, sempre più indeboliti e dimenticati".

"Pigliaru ritira i ricorsi utili per difendere i soldi della Sardegna dalle scorribande del Governo e imbarca la Regione in conflitti dannosi ed evitabili - tuona Marco Tedde, vice capogruppo di Forza Italia - Forza Italia in Aula aveva più volte rilevato l'illegittimità costituzionale di molte norme della Finanziaria, fra le quali quella che prevedeva arrogantemente l'impignorabilità riguardo ai fondi in favore degli enti locali, delle loro associazioni e dei loro consorzi ed unioni, dei consorzi industriali provinciali e dei consorzi di bonifica. Ma la Giunta è andata avanti pervicacemente verso la propria strada. Siamo stati allora costretti a chiedere al Governo - ricorda - che ha accolto la nostra istanza, di ripristinare le regole con una impugnazione davanti alla Corte Costituzionale".

"Dovevano portare in regione una ventata accademica, alla prova dei fatti si sono rivelati incapaci di compiere anche l'ordinaria amministrazione!", commenta invece il deputato di Unidos Mauro Pili.

"Pensare che un governo di frilli arrivasse a bocciare la finanziaria della Sardegna era impresa azzardata. E invece il governo Renzi boccia sonoramente e pesantemente i cattedratici di viale Trento. I due economisti, presidente e vice, trattati da incompetenti della peggior specie. I punti salienti della bocciatura non sono fatti marginali ma dimostrano come su enti locali, opere pubbliche e usi civici la giunta regionale navighi a vista e senza cognizione di causa".