“I voli low cost da e per la Sardegna possono e devono essere salvati senza perdere un solo giorno. Il presidente della regione cacci gli assessori ai trasporti e al Turismo e agisca con atti propri prima che il disastro sia irrimediabile. La Sardegna rischia nel 2016 un danno da un miliardo di euro e centinaia di operatori turistici nel lastrico. Siamo dinanzi ad una gestione della vicenda low cost ad un passo dalla malversazione".

Lo ha detto stamane il deputato di Unidos Mauro Pili,. presentando in una conferenza stampa il piano per salvare le low cost in Sardegna. Pili, che da Presidente nel 1999 avviò il primo contratto con Ryanair e nel 2002 firmò l’accordo strategico con la compagnia irlandese, con documenti alla mano ha illustrato la reale situazione dei voli low cost in Sardegna e ha avanzato una serie di proposte operative per rimettere in volo le compagnie low cost nell’isola.

Nel corso della conferenza stampa Pili ha spiegato i punti salienti della proposta operativa per l’immediato ripristino dei voli low cost in Sardegna spiegando che la decisione europea non ha mai condannato i voli Ryanair da Alghero ma semmai ha confermato la validità del metodo seguito anche alla luce degli ultimi orientamenti comunitari del 2014.

"Affermare che il contributo co-marketing che dal 1999 viene utilizzato per promuovere e attrarre turisti in Sardegna - dice Pili - è stato condannato e vietato dall’unione europea è semplicemente falso. Deiana e compagni mistificano la realtà solo per coprire l’obiettivo reale di cacciare Ryanair e ripristinare in toto il monopolio di Alitalia. Questa giunta regionale fa parte di un sistema politico-affaristico che riceve gli ordini dai poteri forti, a partire dall’Alitalia. Per questo motivo il vero obiettivo è quello di rendere impossibile la vita alle compagnie low cost e tentare in tutti i modi di ripristinare il primato monopolista delle compagnie tradizionali".

"Non ci sono altre spiegazioni ad una distorsione della realtà così evidente. Il sistema che ho avviato nel 1999 ad Alghero autorizzando da Presidente della regione il primo contributo co-marketing per i voli low cost di Ryanair non solo è stato dichiarato legittimo dalla commissione europea ma con la sentenza pubblicata a settembre 2015 Bruxelles ha detto a chiare lettere che quella procedura è valida anche con gli Orientamenti Comunitari promulgati nel 2014. Lo ha scritto esplicitamente. Dunque l’assessore regionale dei trasporti mente sapendo di mentire. Per questa ragione serve immediatamente un’azione seria e concreta della regione che ripristini il percorso intrapreso ad Alghero e lo esporti anche negli altri aeroporti di Cagliari e Olbia. Basta scaricare le responsabilità su inesistenti sentenze si deve agire e subito”.

“Prima di tutto – ha detto il deputato di Unidos – bisogna leggere attentamente la decisione comunitaria che a proposito dei contributi alle compagnie aeree ad Alghero ha scritto esplicitamente:

Tanto rilevato, la Commissione conclude che le condizioni di compatibilità stabilite negli orientamenti del 2014 per il settore dell'aviazione sono state rispettate e che quindi le misure sono compatibili con il mercato interno ai sensi dell'articolo 107, paragrafo 3, lettera c), del trattato.

"Non può sorgere nemmeno il dubbio che abbiano sbagliato la traduzione – dice Pili - perché la versione che fa testo è quella in italiano. Dunque siamo dinanzi a soggetti che dichiarano palesemente il falso. I contributi co-marketing dati alle compagnie aeree, a partire da Ryanair, sono compatibili con il mercato interno europeo. E questa decisione è ancora più rilevante perché non viene assunta con le precedenti norme ma con quelle attuali. Com’è spiegabile che un assessore regionale affermi l’esatto contrario di quanto dice realmente la decisione? Forse sperava che nessuno leggesse la decisione comunitaria? Un Presidente autorevole, non condizionato da poteri di partito e correntizi, dovrebbe cacciare un assessore che dichiara il falso e mette sul lastrico l’intero settore dei trasporti in Sardegna”.