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Licensed clinician Hala Fawal practices drawing blood from a patient using a dummy on Monday, Oct. 6, 2014, in Anniston, Ala. The Centers for Disease Control and Prevention (CDC) has developed an introductory training course for licensed clinicians. According to the CDC, the course is to ensure that clinicians intending to provide medical care to patients with Ebola have sufficient knowledge of the disease. (AP Photo/Brynn Anderson)
“I familiari, il personale sanitario e la popolazione – ha detto l’assessore della Sanità Luigi Arru – non corrono più alcun rischio. E’ necessario rassicurare tutti: la gestione del primo caso di ebola in Italia si può dire al momento conclusa in maniera positiva. La struttura sanitaria ha risposto bene seguendo quello che è il protocollo nazionale e regionale, a disposizione delle Asl già dallo scorso ottobre”.
E sulle procedure seguite durante le operazioni di assistenza all’infermiere che ha contratto il virus, l’assessore della Sanità ha ribadito come si siano svolte in totale sicurezza. “Sia durante il trasferimento del paziente dalla sua casa al reparto di malattie infettive di Sassari, sia durante la degenza che nel passaggio successivo, ovvero il trasferimento all’ospedale Spallanzani di Roma, dove il cooperante si trova tutt’ora ricoverato”.
“Dall’assessorato continuiamo a seguire con attenzione lo stato di salute del paziente sassarese – ha concluso il rappresentante dell’Esecutivo – siamo in contatto con l’ospedale Spallanzani, dal quale ci confortano sul miglioramento dello stato di salute del giovane e da dove attendiamo che i medici lo dichiarino quanto prima definitivamente fuori pericolo”. Nei prossimi giorni l’assessore Arru, insieme ai rappresentanti del Ministero della Salute, sarà a Sassari per un ulteriore approfondimento del caso ebola, e per apportare eventuali integrazioni e modifiche al protocollo.