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C'è un alta percentuale in Sardegna di immigrati provenienti da Nigeria e Senegal che giustifica l'attivazione nell'Isola di un sistema di allarme sanitario contro il virus Ebola.
Ne è convinto il presidente della commissione Sanità della Camera Pierpaolo Vargiu, che ha sollecitato un intervento in tal senso della Regione attraverso una lettera inviata all'assessore Luigi Arru.
Secondo il parlamentare sardo, solo con l'attivazione del sistema di allarme si potranno "identificare e testare immediatamente eventuali casi sospetti, per garantire in modo assoluto la sicurezza sanitaria di tutti coloro che vivono in Sardegna".
Il deputato dei Riformatori ricorda che nell'Isola sono "ampiamente rappresentate" le comunità di migranti provenienti da Nigeria e Senegal, "così come, al di là dei rapporti commerciali e turistici, è possibile che cooperanti sardi siano al lavoro in Liberia, Sierra Leone e Guinea, a stretto contatto con i malati e, conseguentemente, ad alto rischio di contagio". Il presidente della commissione sottolinea, infine, che "la lunga incubazione della malattia (21 giorni) rende difficili i controlli in ingresso".