Consiglio regionale, Giunta, sindaci dei comuni del nuorese e dell’intera Sardegna uniti per rivendicare il diritto della Sardegna a ospitare il progetto “Einstein Telescope”. L’unità totale delle istituzioni  regionali e di quelle territoriali è stata ribadita questa mattina in un incontro che si è tenuto in Consiglio regionale tra il Presidente del Consiglio regionale  Michele Pais, il presidente della Regione Christian Solinas, i Capigruppo, i consiglieri regionali eletti nella circoscrizione di Nuoro, il presidente dell’Anci Sardegna Emiliano Deiana, la presidente del CAL Sardegna Paola Secci, il presidente del consorzio industriale provinciale di Nuoro (Cip)  Gianni Pittorra e i sindaci del territorio. Erano presenti i primi cittadini di Austis, Belvì, Bitti, Bolotana, Borore, Bortigali, Desulo, Dorgali, Fonni, Galtellì, Gavoi, Loculi, Lodine, Lula, Macomer, Mamoiada, Noragugume, Nuoro, Oliena, Ollollai, Olzai, Onanì, Oniferi, Orani, Orgosolo, Orune, Osidda, Ottana, Ovodda, Posada, Sarule, Silanus, Siniscola, Sorgono, Tonara e Torpè.

“La Sardegna candidata a essere sede del progetto Einstein Telescope – ha detto il Presidente del Consiglio regionale Michele Pais -   è un’occasione irripetibile, da non perdere. Siamo uniti per costruire l’isola del futuro”. I Capigruppo di maggioranza e di opposizione, compatti, hanno dichiarato il pieno appoggio al Presidente Solinas che deve vincere questa battaglia che è un’opportunità irripetibile per la nostra isola.

Per Il Presidente della Regione Christian Solinas ospitare in Sardegna un progetto del genere farebbe fare alla nostra isola un notevole salto di qualità.  Oggi tutti insieme – ha detto in aula il Presidente della Regione - rivendichiamo il diritto di programmare il futuro del nostro territorio.  La Sardegna è una candidata eccellente: “Non esiste un altro sito migliore, dal punto di vista scientifico, di quello sardo – ha aggiunto Solinas - dobbiamo verificare la volontà politica nazionale e rivendicare con forza la decisione del popolo sardo di ospitare l’Einstein Telescope. Lo faremo, a breve, in un tavolo che si terrà a Roma sui temi energetici”.

Il Presidente Solinas ha ricordato che la Regione ha scommesso su ET e che ha dato disponibilità non solo a finanziare, in parte, il progetto ma anche a finanziare infrastrutture della zona e la formazione dei ricercatori. Da parte loro i sindaci del nuorese compatti hanno ribadito la loro volontà di essere sede dell’  “Einstein Telescope”.

Il primo sindaco ad intervenire è stato quello di Lula Mario Calia che ha ribadito che il progetto è essenziale non solo per Lula e per i comuni del nuorese ma per l’intera Sardegna. “Se ci tolgono questo progetto – ha detto Calia – ci negano il diritto alla vita”.  Dello stesso tenore anche gli interventi degli altri primi cittadini che hanno invitato le istituzioni regionali a intervenire presso il governo nazionale affinchè si superi l’ambiguità che si è creata intorno al progetto ET che è di portata storica, metterebbe la Sardegna in primo piano in Europa, bloccherebbe lo spopolamento dei territori e che – come ha detto la Presidente del Cal Sardegna Paola Secci - farebbe rientrare tanti ragazzi sardi che hanno dovuto emigrare dopo l’università per avere adeguate opportunità di lavoro.  Anche per il Presidente regionale dell’ANCI Emiliano Deiana si tratta di un’opportunità irripetibile per la nostra isola. Il governo nazionale deve dare risposte certe sul progetto Einstein Telescope che deve sorgere in Sardegna. Per questo i sindaci hanno ribadito la loro piena contrarietà al grande parco eolico tra Bitti e Lula, autorizzato dal Governo nazionale nello scorso ottobre, in quanto si tratta di una minaccia per la candidatura della miniera di Sos Enettos che invece vuole ospitare la sofisticata apparecchiatura per lo studio delle onde gravitazionali. Pale eoliche che sono totalmente incompatibili con Einstein Telescope. La costruzione di un parco eolico nella zona comprometterebbe la realizzazione dell'Et.

I sindaci hanno ancora una volta chiarito di non essere contrari all'energia alternativa, però di voler decidere il luogo dove vanno realizzati gli impianti e i benefici diretti che devono ricadere sul cittadino. Il sindaco di Sarule Paolo Ledda ha auspicato maggiore chiarezza: “Il governo nazionale deve dichiarare pubblicamente se i soldi per il progetto ci sono o meno. La Sardegna ha bisogno di questo progetto”.