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Come a Oristano, l'altro comune sardo al ballottaggio, e nel rispetto della tendenza nazionale, anche a Selargius si afferma il centrodestra.
Il nuovo sindaco è Pier Luigi Concu (Forza Italia), 48 anni, ingegnere e vicesindaco uscente. Col 51,23% dei voti (5.227) succede a Gian Franco Cappai, Udc, primo cittadino per dieci anni. Concu ha prevalso su Francesco Lilliu (48,77%, 4.977 voti), centrosinistra, segretario provinciale del Pd e reduce da cinque anni all'opposizione.
E' stato un testa a testa: la forbice, anche se di poco, ha iniziato ad allargarsi a metà delle sezioni scrutinate, prima solo una manciata di voti separava il neo primo cittadino dello sfidante dem. Il centrodestra ottiene così 15 seggi, sei vanno al centrosinistra e uno al M5S.
"Sono molto felice, questo è il risultato del lavoro di una squadra che è rimasta compatta per dieci anni e che non si è smentita negli ultimi giorni di campagna elettorale", ha detto a caldo il neoeletto all'ANSA. Nell'amministrazione di Selargius Concu ha già ricoperto diversi ruoli: "Ho fatto la scuola da vicesindaco, ora sono il sindaco", ha commentato.
La prima cosa che farà? "Il mio sindaco ha lasciato tutto a posto", ha premesso l'ingegnere, facendo intendere che governerà in continuità rispetto alla giunta Cappai. In ogni caso, "dovremo subito completare i progetti avviati sugli edifici scolastici, in modo che non vi sia alcun problema a settembre".
Continuità ma anche idee nuove. Concu, specialmente nell'ultima fase della campagna, ha puntato molto sui temi dell'imprenditoria che va aiutata e del rilancio della zona industriale. Forse questi elementi di novità sono stati decisivi per la vittoria di appena 250 voti su Lilliu. Come accaduto negli altri Comuni italiani l'affluenza, invece, è crollata, dal 53,46% del primo turno al 41,59%.
Forza Italia esulta per il risultato elettorale ai ballottaggi. "E' anzitutto una vittoria dei territori, delle donne e degli uomini che non si sono mai arresi e che non hanno ammainato le bandiere - afferma Ugo Cappellacci, coordinatore regionale di Fi -. Nasce e cresce una nuova generazione di amministratori locali che rappresenta non il futuro ma il presente di un centrodestra che torna ad essere forza di partecipazione popolare. I numeri sono tali che assumono un significato anche sul piano politico regionale e nazionale. Da un lato viene punita una Giunta regionale tutta teoria e zero pratica, dall'altro finisce il grande bluff del giglio magico renziano e dei suoi feudatari nell'Isola. Il risultato sardo è ancora più incoraggiante perché è stato ottenuto senza il traino della Lega e con Fi che raggiunge nell'Isola percentuali doppie rispetto a quelle dei centri della penisola. A nulla sono servite - attacca - le passerelle dei ministri del Pd e i tentativi di utilizzare come strumento di propaganda eventi internazionali, come il G7".
Secondo Cappellacci "l'esperienza del centrosinistra è agli sgoccioli: lo dimostrano i numeri e il tentativo di qualche componente della maggioranza di affrancarsi da una giunta fallimentare e incapace. Il risultato incoraggia il centrodestra che, quando è unito, ricomincia a vincere. L'alternativa al centrosinistra grigio, burocratico, dedito a salvare solo le banche, è un'alleanza che abbia nelle politiche per la famiglia, nella lotta all'oppressione fiscale, nell'identità e nel coraggio di affrontare le grandi questioni sarde, come l'insularità, la continuità aerea, la zona franca, la riscoperta dei settori tradizionali della nostra economia, quel progetto comune che caratterizzi un nuovo patto con un popolo di centrodestra che c'è, è vitale più che mai e che è la maggioranza in Italia e in Sardegna".