"Nulla può unire Sardegna Possibile al percorso del Pd, per quanto molti militanti del centrosinistra possano desiderarlo, in perfetta buona fede".

La candidata alla presidenza della Regione, Michela Murgia, precisa la sua posizione e quella della sua formazione sulla sua pagina Facebook, dopo la sua intervista apparsa stamane sul quotidiano "La Nuova Sardegna".

"Il Pd è un partito italiano e come tutti i partiti italiani pensa che la Sardegna sia un affare dell'Italia", spiega Murgia in una nota anticipata da "Sardegna Possibile" alle redazioni, per chiarire le ragioni della distanza incolmabile con il partito di Renzi.

"Per questo i suoi deputati hanno votato a favore del potenziamento dell'occupazione militare dell'isola, proteggendo gli interessi economici e bellici di altre nazioni a discapito della nostra salute e della sovranità del nostro territorio. Per questo ha sposato e sta continuando a sostenere la peggiore politica vetero-industriale sul rifinanziamento del carbone e il sorgere della trivellazione per il gas". I

l Pd, aggiunge la candidata di "Sardegna possibile", "è il partito che ha permesso a Cappellacci di governare senza contrasto per cinque anni; l'ha fatto proprio a partire da quel Renato Soru che tutti si aspettavano dovesse guidare una durissima opposizione al centrodestra e che, invece, è diventato cintura nera di assenze in Consiglio".

"Il Pd e' il partito", prosegue l'elenco della scrittrice, "i cui dirigenti, nei giorni scorsi, si sono umiliati ad andare a chiedere a Matteo Renzi cosa devono fare alle elezioni, perché il destino di un partito dipendentista è legato molto di più a un sondaggio fatto a Firenze che non alle 50mila preferenze espresse alle primarie sull'isola. Il problema del Pd è identico a quello del Pdl: entrambi non hanno alcuna idea della Sardegna come soggetto storico protagonista del suo destino. L'unica alleanza che cerchiamo", conclude Murgia, " è con i sardi: l'unico orizzonte che vogliamo è una Sardegna libera; gli unici responsabili del nostro futuro siamo noi".